«Fai ballare gli angeli anche in paradiso, ti amo bambina mia». È una frase che sembra voler afferrare l’impossibile, trattenere ciò che non si può più toccare. Un grido silenzioso affidato al web da Tamara Casti, madre di Asia Loddo, la ragazza di 16 anni morta dopo quattro giorni di coma in seguito a un incidente in scooter. 

Quello che resta, ora, è un vuoto che non si può spiegare. E una comunità intera che si stringe attorno a una madre devastata e a una famiglia che, nel dolore più estremo, ha trovato la forza di donare gli organi della figlia, trasformando così una tragedia in un gesto di profondo amore.

Asia mercoledì scorso è rimasta coinvolta in un incidente in viale Marconi, a Cagliari, all’altezza di Is Pontis Paris, mentre era a bordo di uno scooter insieme a un’amica. Le sue condizioni sono apparse subito critiche, per giorni amici e conoscenti hanno sperato, pregato, aspettato. Fino al momento in cui il silenzio ha preso il posto della speranza.

«Un pezzo del mio cuore è volato via con te, angelo mio», scrive Tamara in un post che racconta il dolore, ma anche la gratitudine verso chi, in queste ore, si è stretto alla famiglia: «Grazie a chi mi sta accanto, a chi mi manda un messaggio, a chi ci sostiene per darle l’ultimo saluto».

Quel saluto ci sarà domani, nella parrocchia di Sant’Antonio a Quartu, dove amici, parenti, compagni di scuola e semplici cittadini porteranno un fiore, una carezza, una preghiera per Asia.

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