Quartu, ancora nessuna traccia del geometra scomparso
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"Escludiamo che, dietro la scomparsa di Giovanni Cogoni, vi siano episodi criminali".
In Questura a Cagliari, dove dall'alba di giovedì si cerca senza sosta il quartese di 52 anni svanito nel nulla, una certezza c'è: nulla di violento è accaduto durante e prima della misteriosa scomparsa del geometra.
Resta da stabilire perché Cogoni, dipendente di una ditta d'appalto della Saras di Sarroch, abbia fatto perdere ogni traccia, ma secondo il dirigente della Squadra mobile, Marco Basile, nulla sembra condurre a un'ipotesi diversa da un allontanamento volontario dell'uomo, che è sposato e ha due figlie. Resta in piedi anche l'ipotesi più tragica, cioè quella del suicidio, ma fortunatamente il trascorrere dei giorni senza che si ritrovi il corpo dell'uomo fa sfumare sempre di più il pessimismo iniziale.
Anche i familiari di Cogoni sembrano ora essere più fiduciosi su un buon esito della vicenda.
Giovedì all'alba, Cogoni ha salutato i familiari ed è uscito per andare al lavoro: in auto, invece che a bordo del pullman che collega Quartu con la Saras, come invece faceva tutti i giorni.
Le telecamere di un distributore lo riprendono in viale Marconi mentre fa rifornimento, poi l'auto è parcheggiata a Cagliari in via Bellini, in uno stallo per disabili, di sbieco. Incredibilmente ci resterà per tutta la giornata, senza che nessuno chiami i vigili urbani per la rimozione.
Il ritrovamento avverrà soltanto nella tarda serata del giorno della scomparsa, e da allora del geometra quartese non si sa più nulla. Se gli investigatori e la Procura della Repubblica si convinceranno definitivamente di essere di fronte a un caso di allontanamento volontario, l'inchiesta sarà chiusa. E la famiglia rimarrà sola, senza un perché.