«Quanti migranti siano presenti all'interno del centro non lo so con certezza, ma è evidente che ci sia un'emergenza». Non può ancora fornire dei dati la sindaca di Monastir Paola Ugas, su quanti siano gli ospiti del centro di accoglienza alle porte del paese, dopo i numerosi trasferimenti degli ultimi giorni che seguono i recenti sbarchi avvenuti in tutta la Sardegna. Solo nelle ultime ore sono un centinaio gli stranieri arrivati nell'Isola, tutti trasferiti nella struttura di Monastir, coi numeri che potrebbero aumentare nelle prossime ore: un’emergenza che aumenta il livello d’attenzione anche nel centro abitato.

A tal proposito, domani è prevista una riunione tra il Prefetto di Cagliari e l'amministrazione comunale di Monastir, proprio per gestire la questione dei migranti e della loro presenza all'interno del Cpa. «Sarà lì che vedremo con esattezza com'è la situazione», segnala la sindaca Ugas. «Dal nostro insediamento a giugno abbiamo chiesto maggiore collaborazione e l'abbiamo ottenuta, dopo le ferie estive era già prevista una riunione sul tema. Si è instaurata una collaborazione proficua con la Prefettura e la Questura».

Gli arrivi di migranti in Sardegna sono proseguiti senza sosta durante l'estate, con un incremento negli ultimi giorni complici le condizioni favorevoli del mare. Da domenica a stamattina sono stati intercettati a Sant'Antioco, Sarroch e Porto Pino, ma anche lontano dalle coste sud: in 26 sono sbarcati alle Piscine di Venere. «Questa è una situazione che si ripete periodicamente tutti gli anni», fa notare la sindaca di Monastir. All'ingresso del centro abitato, in via Nazionale, è stato istituito un presidio mobile – presente tutte le sere – per cercare di gestire la situazione. «Avere un maggiore presidio del territorio ha portato un aumento delle denunce, per questo ringrazio i cittadini che hanno segnalato degli episodi di particolare preoccupazione».

Il centro di accoglienza di Monastir

In particolare nel periodo di Ferragosto, a Monastir si sono registrati furti nelle case e danneggiamenti alle auto che hanno avuto come responsabili proprio dei migranti ospiti del Cpa. Anche per questo l'attenzione è massima: «È chiaro che non governiamo direttamente la questione e che abbiamo bisogno di un aiuto», evidenzia Ugas. «È una questione molto delicata, che richiede grande attenzione e la collaborazione con le forze dell’ordine in primis e con gli altri enti coinvolti, così come la cooperativa che gestisce la struttura. Non può essere trascurata una situazione che purtroppo non lascia tranquilli i cittadini di Monastir, oltre che noi come amministrazione comunale».

(Unioneonline/r.sp.)

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