Sono stati trasferiti all'Istituto di Medicina legale del Brotzu i resti di Francesca Deidda,  la donna scomparsa nel maggio scorso dalla sua abitazione di San Sperate.

Domani mattina il medico legale Roberto Demontis effettuerà la perizia necroscopica su questi poveri resti con l'obiettivo di chiarire come la donna sia stata uccisa. Gli stessi resti sono stati localizzati dal fiuto del cane molecolare arrivato due giorni fa da Bologna.

Erano da poco trascorse le 14, quando il  cane si è fermato con insistenza su un borsone: un carabiniere si è avvicinato e ha aperto l'involucro, facendo la macabra scoperta.

Immediato l'arrivo sul posto del pubblico ministero Marco Cocco, del comandante dei carabinieri di Iglesias, il maggiore Fabio Alfieri, del comandante della Compagnia di San Vito,  maggiore Massimo Meloni. Sul posto anche il comandante del reparto operativo provinciale,  tenente colonnello Daniele Credidio.

I resti che dovrebbero essere quelli di Francesca Deidda erano lì a due metri dall'asfalto della vecchia Orientale sarda, sotto gli alberi a monte della strada che costeggia il Rio Picocca: dentro il borsone attorno al quale il cane era transitato anche ieri. Oggi il fiuto non lo ha tradito, si è dimostrato irrequieto, si è fermato sino all'arrivo del suo addestratore.

È bastato aprire il borsone per fare la macabra scoperta. In poco tempo sono arrivati inquirenti, magistrato e medico legale. Tre ore dopo quei poveri resti umani erano già all'Istituto di medicina legale.

Andrea Deidda, il fratello di Francesca, non ha avuto il coraggio di recarsi sul luogo del ritrovamento. Ha parlato col suo legale Gianfranco Piscitelli che è subito arrivato fra la macchia mediterranea: «Sono qui come legale di Andrea: questa storia lo ha comprensibilmente turbato. Mi ha detto di andare io. Così ho fatto. Ho visto quel borsone. Mi dispiace tantissimo».

L’avvocato penalista è il presidente di "Penelope Sardegna", sempre in prima linea per la ricerca delle persone scomparse, casi di delitti irrisolti e vittime di violenza. Pochi giorni fa la nomina che gli ha conferito Andrea Deidda. E oggi il drammatico epilogo di questa tristissima vicenda.

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