Si apre all'insegna dell'emergenza il 2023 all'ospedale San Martino di Oristano.

I numerosi accessi degli ultimi due giorni hanno mandato in tilt il Pronto soccorso, dove un solo medico deputato ai codici complessi (affiancato da un medico "in affitto" impegnato a gestire i codici bianchi e verdi), si è trovato a gestire una situazione a dir poco difficoltosa.

A testimoniare i disagi, la lunga fila di ambulanze (lunedì si è arrivati a nove mezzi) all'esterno della struttura. «Siamo qui dalle 12 - spiega un'operatrice della Laps Caritas di Cabras, quando già sono le 17 passate - non ci sono barelle libere e non possiamo sistemare la paziente».

Per Giampiero Sulis, sindacalista del Cimo, si tratta dell'ennesimo collasso di un presidio ospedaliero che soffre di una carenza di organico cronica. «Nel reparto di Medicina sono attualmente ricoverati 60 pazienti, una decina sono casi Covid - fa sapere - l'organico è composto da dieci medici e il primario, ma il 15 gennaio altre due colleghe andranno via ed è prevista una sola sostituzione».

Intanto il Coordinamento dei Comitati sardi per la sanità pubblica sta preparando una nota da inviare a tutti i sindaci dei Comuni isolani per chiedere la convocazione di assemblee civiche sul tema del diritto alla salute. 

    

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