Non è l’unica sorpresa che ha caratterizzato la seduta odierna del Consiglio comunale a Oristano: in maggioranza si sono dichiarati indipendenti anche Paolo Angioi, che lascia l’Udc, e il nuovo arrivato Davide Tatti.

È stato proprio quest’ultimo, subentrato alla neo assessora ai Servizi Sociali Carmen Murru, a lanciare la prima bordata. «Mi sento una ruota di scorta - ha detto - utile, ma da utilizzare all’occorrenza. Faccio il mio ingresso in Aula mentre la maggioranza è in piena campagna acquisti, nonostante i miei voti sono stato espulso dai Riformatori».

Un intervento durissimo, concluso con un avvertimento: «Non sono qui per tessere alleanze e compromessi. Non risponderò a logiche di partito, voterò di volta in volta gli atti portati in Consiglio».

A ruota, anche l’addio (più prevedibile) di Paolo Angioi all’Udc.  L’ultima stoccata alla maggioranza  è arrivata da Gianfranco Licheri. «Da questo momento il sottoscritto non rappresenta più i Riformatori sardi», ha dichiarato. 

Il sindaco Massimiliano Sanna resta solo all’interno del suo partito e non è escluso che il nuovo gruppo possa avanzare pretese al tavolo dell’esecutivo. Il più accreditato sarebbe proprio Licheri, ma a spese di chi?

Per la minoranza una situazione paradossale. «È assurdo - tuona Francesco Federico di Oristano Democratica e possibile – che sindaco e vicesindaco siano espressi nell’assemblea da un unico consigliere».  

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