Oristano, telefonate anonime e violenza sessuale: chiesti 12 anni di carcere
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Dodici anni di condanna. È la richiesta del pm Armando Mammone formulata a fine mattinata al termine della requisitoria nel processo per violenza sessuale e tentata estorsione.
Sotto accusa un quarantenne bosano per fatti che risalgono alla fine del 2013.
La vittima era stata convinta dall'ex moglie del quarantenne a fare telefonate anonime all'ex marito per far ingelosire la nuova compagna.
Telefonate che sarebbero andate avanti per sei mesi, fino a quando l'uomo riconobbe la donna.
A quel punto sarebbero iniziati i ricatti e le minacce: "Se non avessi avuto rapporti sessuali con lui, avrebbe raccontato tutto a mio marito", aveva riferito la vittima davanti al collegio dei giudici (presidente Carla Altieri).
Ci sarebbe stato quindi un rapporto sessuale violento. Stamattina la parola è andata poi alla difesa (l'avvocato Silvio Sanna) che ha parlato di inattendibilità della persona offesa che, sempre secondo il difensore, avrebbe inventato tutta la storia per timore della reazione del marito.
I giudici hanno fissato l'udienza del 26 luglio per repliche e sentenza.