Oristano, rogo all’istituto ex Mossa: indagini a tappeto
L’allarme nella scuola era stato disattivato, il preside: chi è responsabile pagherà fino all’ultimo centesimoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Vanno avanti le indagini della Polizia per individuare i responsabili del grave atto vandalico nell’istituto ex Mossa che ospita classi dell’alberghiero, del liceo classico e delle magistrali.
Il rogo è divampato nel primo pomeriggio del giorno di Ferragosto. I vandali sono entrati nella scuola forse pensando di trovare qualche soldo nei distributori automatici di cibi e bevande. Poi hanno provato ad allagare l’istituto aprendo i rubinetti nei bagni e bloccando i sifoni. Infine hanno pensato bene di dare fuoco a un fotocopiatore sistemato nel corridoio del primo piano, nell’ala utilizzata dall’Alberghiero, e le fiamme si sono subito estese, danneggiando il controsoffitto in plastica, altri arredi e gli impianti.
L’intervento dei vigili del fuoco è stato decisivo per evitare che le fiamme si propagassero ulteriormente anche se il primo piano è stato dichiarato inagibile. Immediati gli accertamenti da parte della squadra Mobile e della Scientifica, coordinati dal vice questore aggiunto Samuele Cabizzosu: durante il sopralluogo sarebbero stati rilevati elementi importanti per risalire ai responsabili. Sembra che già dalla vigilia di Ferragosto qualcuno sia entrato nella scuola, per poi scappare quando è divampato l’incendio. Al vaglio della polizia anche i filmati delle telecamere della zona, da chiarire inoltre come mai il sistema di allarme era disattivato. Dalla Questura, guidata da Giovanni Marziano, l’appello a segnalare qualsiasi movimento anomalo notato intorno alla scuola.
I tecnici della Provincia solo lunedì dovrebbero iniziare a fare la conta dei danni. «Sono ingenti – spiega l’amministratore Battista Ghisu – abbiamo già chiesto un preventivo per la bonifica, poi bisognerà sistemare subito gli impianti elettrici e tinteggiare le pareti delle aule. Fortunatamente le fiamme non sono arrivate nella sala che ospita la biblioteca, sarebbero andati in cenere migliaia di volumi». L’obiettivo è accelerare per garantire l’agibilità prima dell’avvio dell’anno scolastico.
E intanto restano l’amarezza e la rabbia per un gesto grave, compiuto in pieno giorno ai danni di una scuola. «Pagheranno fino all’ultimo centesimo - ha ribadito il preside Bruno Sanna – A chi ha incendiato la nostra scuola faccio sapere che se verranno individuati e processati mi costituirò parte civile. I responsabili dovranno ripagare tutti i danni provocati alla comunità, agli studenti e ai loro genitori, a tutto il personale della scuola e a me che la dirigo».
Anche Ghisu è pronto a tutelare gli interessi della scuola e soprattutto a intervenire per garantire la massima sicurezza in tutti gli istituti.