Strade più caotiche, quartieri residenziali trasformati in arterie di scorrimento e rischi crescenti per i soccorsi. È questo lo scenario descritto da 206 cittadini di Oristano che hanno presentato le loro osservazioni al Piano Urbano del Traffico 2025. Tra i firmatari, guidati dall’avvocato Gianfranco Cubadde e dal geometra Gesuino Podda, figurano anche vigili del fuoco, operatori del 118 e appartenenti alle forze dell’ordine: una partecipazione che sottolinea la gravità delle criticità sollevate.

Il punto più contestato riguarda via della Libertà. L’attuale sistema, con l’ingresso da via Repubblica, avrebbe prodotto “un incremento del traffico in via Carpaccio, strada residenziale percorsa a velocità elevata senza adeguati dissuasori” e “congestione e disordine viario” nell’area dei giardini di viale Repubblica e vicino alla chiesa di San Giuseppe. Ancora più allarmante, segnalano i cittadini, il pericolo di “rallentamenti nell’uscita dei mezzi di soccorso da via Rockefeller verso la direttrice Brabau”.

Le proposte non mancano: “ripristino dell’accesso a via della Libertà da via Mattei, vietando l’ingresso da via Repubblica”, “istituzione di zone 30 e sensi unici complementari in via Carpaccio”, “corsie preferenziali e priorità assoluta ai mezzi di soccorso”, insieme a una revisione complessiva della circolazione attorno ai giardini. Centrale anche il richiamo alla nuova circonvallazione ovest, considerata “un’alternativa sicura per l’accesso alla città, da promuovere con segnaletica e campagne informative”.

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