Otto ragazzi per difendere il prezioso quarzo bianco del Sinis. Da Mari Ermi a Maimoni.

Il Comune di Cabras scende in campo per tentare di salvare la sabbia della costa cabrarese, anche lo scorso anno la più rubata di tutta l'Isola.

L'amministrazione, con 11mila euro prelevati dalle casse dell'Area marina protetta del Sinis, ha deciso di promuovere diverse azioni per tentare di fermare i ladri.

Da oggi, infatti, sono in campo otto ragazzi della Cooperativa Cultour che sorvegliano mattina e sera il litorale e chiamano le forze dell'ordine in caso di bisogno. Gli operatori sono riconoscibili grazie alla divisa che indossano. Ma non è tutto. Martedì verrà installata tutta la segnaletica nuova a ridosso delle passerelle in legno, proprio all'ingresso delle spiagge.

Con scritte aggressive e immagini chiare, verrà annunciato in più lingue il divieto di portarsi via la sabbia. Sempre sopra le passerelle, nei prossimi giorni, verranno sistemate delle "piattaforme di scuotimento" dove tutti, prima di abbandonare la spiaggia, potranno scuotere gli abiti in modo da evitare di portarsi via involontariamente i preziosi sassolini bianchi.

Sara Pinna
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