Notificati questa mattina i primi atti delle indagini della Procura di Tempio sul decesso dí Gianpaolo Demartis a Olbia. Sarebbero stati disposti accertamenti sul taser utilizzato dai Carabinieri per fermare l’uomo.

Il legale della famiglia della vittima, l’avvocato Marco Manca, ha diramato una nota dei suoi assistiti. «I familiari di Gianpaolo, ancora profondamente scossi e provati per il drammatico accaduto, desiderano precisare che non intendono rilasciare alcuna dichiarazione ufficiale».

«Si dissociano fermamente da quanto riportato da alcuni organi di stampa, ove compaiono frasi virgolettate attribuite impropriamente ai medesimi familiari, mai da loro pronunciate – prosegue poi la nota con riferimento ad alcuni virgolettati comparsi sui quotidiani nazionali e con i quali sarebbe stato messo in discussione l’operato dei carabinieri –. Tali ricostruzioni non corrispondono in alcun modo alla loro volontà e rappresentano un'inaccettabile alterazione della realtà».

«La famiglia – la conclusione - ripone la propria totale e incondizionata fiducia nell’operato della Magistratura, cui intende affidarsi integralmente. Si invita pertanto a rispettare il dolore dei familiari, i quali desiderano celebrare serenamente i funerali del loro congiunto».

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