Non è un Ferragosto sold out in Sardegna. «Direi un po’ sottotono», avverte il presidente di Federalberghi Paolo Manca. «Certo, ci sono strutture piene, ma quest’anno, contrariamente alle aspettative, non registriamo il tutto esaurito ovunque, ci sono ancora camere libere». Stesso bilancio lo fa Maurizio Battelli, con l’Osservatorio dell’extralberghiero: «Il Nord dell’Isola va molto meglio del Sud, ma in generale le presenze dei turisti sono diminuite rispetto allo scorso anno».

I “cinque stelle” non conoscono crisi, è l’accoglienza destinata al ceto medio a soffrire; in generale ottime performance a giugno, calo a luglio, calo confermato ad agosto – cioè i mesi dei vacanzieri italiani, e pesa parecchio il carovita, che porta a ridurre il numero di giorni di permanenza o addirittura a rinunciare del tutto – buone prospettive per settembre e ottobre, quando i prezzi scendono e tornano gli stranieri, che oramai fanno il 55% del mercato regionale. A seguire, con la fine dei collegamenti aerei, il deserto.

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