È attesa per il 2 luglio la sentenza del processo per l’omicidio di Francesca Deidda, la quarantaduenne di San Sperate uccisa dal marito reo confesso, Igor Sollai, e nascosta dentro un borsone sepolto lungo la Statale 125. 

Questa mattina in Tribunale a Cagliari, davanti alla Corte presieduta dalla giudice Lucia Perra, con a latere Roberto Cau,  hanno parlato gli avvocati di parte civile Gianfranco Piscitelli, Elisabetta Margini, Roberto Pusceddu e Pamela Marina Piras, che hanno condiviso la ricostruzione del delitto fatta nella precedente udienza dal pm Marco Cocco, culminata con la richiesta dell’ergastolo per Sollai. Nell’interesse dei familiari della vittima – il fratello Andrea segue ogni udienza – è stato anche chiesto un risarcimento di 800 mila euro.

Nella discussione anche l’intervento del difensore dell’imputato, Carlo Demurtas, che ha chiesto il riconoscimento delle attenuanti, per effetto del comportamento processuale di Sollai (ha consegnato l’intero fascicolo, azzerando di fatto il dibattimento) e ha escluso la premeditazione del delitto.    

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