«Schifata». Questo il primo pensiero affidato ai social da Silvia Perra, ieri, quando è venuta a conoscenza dell’entità della condanna – 10 anni e 8 mesi – inflitta a Yari Fa, che con una coltellata al Donegal aveva ucciso Fabio Piga, il suo fidanzato.

Dopo il primo post, di getto, la ragazza ha articolato i suo pensiero in uno successivo: «Quanto vale una vita? Veramente poco. Alla giustizia italiana non importa che tu fossi un bravo ragazzo, un uomo gentile e premuroso, una persona corretta e rispettosa delle regole», è l’esordio della riflessione, rivolta virtualmente al suo compagno.  

«Un uomo innamorato della vita, della sua famiglia, dei suoi cari amici.  Un uomo con cui avevo fatto progetti di vita, di futuro, di una famiglia insieme. 

Tutto spazzato via in quel 2 giugno 2024 e raso al suolo il 17 novembre 2025», giorno del verdetto. 

«Perché la vita che ti è stata tolta valeva solo 10 anni e 8 mesi. Noi ci abbiamo creduto fino in fondo in questa giustizia. Ora speriamo in quella divina», è l’amara conclusione. 

La sentenza è stata determinata dal rito abbreviato e da una perizia che ha certificato la semi infermità di mente del ventenne ritenuto responsabile del delitto. 

(Unioneonline)

© Riproduzione riservata