Sono in via di svolgimento gli interrogatori di garanzia per la vicenda che ha portato all'arresto di Alberto Scanu.

L'ex ad di Sogaer è stato sentito questa mattina alle 9 in carcere e si è avvalso della facoltà di non rispondere, così come previsto. Ha però spiegato la decisione sostenendo che si discute di 12.286 pagine che contengono consulenze e relazioni riguardanti un'indagine in corso e prima di tutto ha necessità di vedere le carte.

L'avvocato Rodolfo Meloni ha inoltre chiesto al gip la revoca della misura cautelare o in alternativa i domiciliar. Il giudice ha inviato la richiesta al pm Giangiacomo Pilia per il suo parere poi prenderà una decisione.

Alberto Scanu (Archivio L'Unione Sarda)

Poco fa è stata invece ascoltata, a Palazzo di Giustizia nell'aula del gip Giampaolo Casula, Laura Scanu. Accompagnata dagli avvocati Maria Simona Chelo e Renato Chiesa, anche lei si è avvalsa della facoltà di non rispondere.

I legali presenteranno a breve una richiesta di attenuazione della misura cautelare ritenendo che non ci siano più le esigenze che hanno spinto il giudice a disporre gli arresti domiciliari.

Intanto si è dimessa da amministratrice dell'unica società in cui rivestiva un ruolo apicale.

Infine è stato sentito il commercialista quartese di 53 anni Giovanni Pinna: "Avrei voluto illustrare al giudice la correttezza formale e sostanziale del mio operato - dice in una sua breve dichiarazione - ma i miei avvocati (Mario Canessa e Francesco Iovino, ndr) mi hanno consigliato di attendere vista la sostanziosa mole di atti".
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