Una necropoli importante quasi fagocitata dalle abitazioni di Li Punti, un quartiere di Sassari sempre in espansione. Ma anche una necropoli trascurata. Stiamo parlando del sito archeologico di Montalè, collocato cronologicamente nella Cultura di Ozieri del Neolitico finale (3500 - 2900 a.C.).

La trascuratezza è ampiamente testimoniata dallo stato dei pannelli turistici e informativi, oramai illeggibili e rovinati da tempo, ma anche dai rifiuti e dalle erbacce attorno e all'ingresso degli ipogei. Anche le recinzioni presentano sintomi di usura.

"Nel sito non si vede nessuno da tanto tempo - spiega Vanni Rassu, che abita di fronte alla necropoli -. D'estate è ancora peggio, pieno di sporcizia e animali. Per lasciarla così meglio non farla vedere ai turisti".

Eppure, malgrado la pandemia, basterebbe poco per restituire dignità alla necropoli, che potrebbe essere di grande importanza turistica, vista anche la bellezza della "Tomba V", che al suo interno contiene delle decorazioni e incisioni di notevole interesse.

La necropoli di Montalè venne scoperta dagli archeologi ad inizio anni 80.
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