Era un artigiano Alessandro Ortu, detto Alex, sassarese di 52 anni. Montava gli impianti per la birra alla spina ed era amico di tutti. Domenica sera passeggiava alla Marina di Sorso con la famiglia e si è sentito male. Un dolore lancinante al petto, un infarto che non gli ha lasciato scampo.

Alex, oltre alla famiglia e al lavoro, aveva una grande passione: la Torres. Un grande amore che durava da mezzo secolo, una passione infinita, trascorsa nella curva degli ultrà dell'Acquedotto e nelle lunghe trasferte al seguito della squadra. Perciò era molto conosciuto da quel mondo, e non solo. Stimatissimo e ben voluto, da ultrà, tifosi e giocatori, come la bandiera della Torres, il portiere Tore Pinna. "Se n'è andato un caro amico - dice commosso - una persona eccezionale, un grande lavoratore. Sono davvero dispiaciuto".

I funerali si sono svolti a Sennori, dove Alex abitava da anni, da quando si era sposato con Lucia, natia del paese della Romangia. La messa è stata celebrata da padre Isidoro, amico dello scomparso. Nel dolore atroce di amici e familiari c'è stata una grande sorpresa: gli ultrà della Torres hanno voluto omaggiare Alex con la loro presenza e i loro striscioni e fumogeni. In suo onore hanno intonato cori, che Alex avrà urlato migliaia di volte. Sono stati minuti di grande commozione. "Siamo sempre con te e non ti lasceremo mai", hanno detto gli ultrà allo sfortunato amico all'uscita della chiesa. La bara di Alex è stata interamente coperta da una bandiera rossoblù della Torres e i cori dei suoi amici lo hanno accompagnato. Alessandro Ortu oltre alla moglie Lucia lascia sua figlia Alice.

Nel filmato - concesso da Silvia Todaro, cugina di Alex - i cori degli ultrà della Torres all'uscita della bara dalla chiesa.
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