"Alan Kurdi" è il grido liberatorio delle 61 persone rimaste a bordo della nave della Ong Sea eye appena saputo che sarebbero sbarcate a Messina dopo aver passato una settimana in mare.

Alcuni di loro nei giorni scorsi erano stati portati a terra per le precarie condizioni di salute e mentali, uno di loro ha tentato il suicidio.

Anche per la Ocean Viking, che ha salvato 60 persone, il ministero dell'Interno ha individuato un porto sicuro, in questo caso Pozzallo.

(Unioneonline/M)
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