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Brescia, installazione sonora tra termodinamica e senso del divino
19 maggio 2025 alle 10:40
Brescia, 19 mag. (askanews) - Suono, scienza, spiritualità e ricerca di connessioni che attraversano le discipline e le pratiche per diventare semplicemente arte. A Palazzo Monti a Brescia è aperta la mostra "Dio Mio" dell'artista svizzero Axel Crettenand, che ruota intorno all'opera sonora "Chaotic arrangements for 66 voices"."È una mostra - ha spiegato l'artista ad askanews - che si costruisce intorno a questo pezzo centrale che è un'installazione sonora che si ispira alla ricerca sperimentale della scienza nell'ambito soprattutto della termodinamica, quindi sistemi che hanno calore, che si scambiano calore, che attraverso l'arte va a mescolare questo processo scientifico con la pratica del canto, perché quello che fa questa macchina è che osserva un fenomeno che è caotico, che significa che si sviluppa nel tempo in maniera imprevedibile, e attraverso un sistema di termometri, un programma scritto appositamente, traduce questo fenomeno in un canto di voce". Utilizzando lo spazio come un luogo di ibridazione tra la temporalità di un laboratorio e quella di un tempio, l'artista invita a conoscere i diversi linguaggi che interseca e, contemporaneamente, a interrogare i temi del sacro e dell'invisibile. "Questo - ha aggiunto Axel Crettenand - è un po' il punto finale di una ricerca intorno alla domanda quanto la scienza può essere un modo per riencantare il mondo invece che disincantarlo e anche quanto la scienza ha cambiato alla fine la nostra spiritualità".E in fondo quello a cui si approda è un ragionamento sulla metamorfosi del divino, nel presente, ma anche verso il futuro, o, meglio, i futuri che verranno.