Milia: «Ricandidarmi? Se serve ci sono»
A quattro anni dall’insediamento il sindaco di Quartu traccia un bilancio del suo mandatoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La rinascita delle Fornaci Picci nel 2026, il completamento del Poetto, il Palasport fresco di restyling, 53 chilometri di asfalti fatti e l’obiettivo del polo universitario al posto delle Distillerie Capra. Il sindaco Graziano Milia traccia un bilancio di quattro anni al governo della città, con uno sguardo alle Amministrative 2026. Senza escludere una possibile ricandidatura.
Che Quartu ha trovato e che città lascerà nel 2026?
«Ho trovato una città sofferente, con un’attività amministrativa indebolita negli anni, a parte la parentesi Ruggeri. Lascerò invece una Quartu dove è iniziato un cambiamento profondo».
Qualche esempio.
«Il bilancio viene sempre approvato nei tempi, abbiamo migliorato la capacità di spesa delle risorse disponibili. C’è stata una ripresa dell’attività culturale, tanti progetti, lavori in corso come quelli al Poetto e altri conclusi, fra tutti quelli al Palasport, insieme ai 53 chilometri di nuovi asfalti. Con i tributi che non hanno subito rincari, a differenza di altri Comuni. La città sta cambiando, lo percepiscono i quartesi e i tanti privati interessati a investire su Quartu».
Quando vedremo rinascere le Fornaci?
«I lavori dovranno finire entro il 2026. La bonifica è iniziata e nelle ultime settimane c’è stata un’importante accelerata nell’iter».
E le distillerie Capra?
«Abbiamo la certezza dei 6 milioni dal Fondo di sviluppo e coesione e una collaborazione con l'Università di Cagliari già avviata. Nei primi giorni del 2025 decideremo che strada seguire, credo che procederemo per lotti. Sarà un polo per la ricerca e l’innovazione che, insieme alla casa dello studente di via Cilea, attirerà nuove presenze in città».
Si attende anche la messa in sicurezza della 554.
«Siamo riusciti a salvare i fondi e gli espropri sono stati fatti. Noi siamo pronti, è l’impresa che ci deve dire se vuole fare i lavori altrimenti ne cercheremo un'altra. Comunque si risolverà in tempi rapidi».
Soddisfatto dei risultati per Flumini?
«Rete fognaria e idrica erano le priorità, e proprio su queste stiamo ottenendo dei risultati significativi. Siamo riusciti anche a dare gli incarichi per i piani di risanamento, oltre a portare una serie di servizi che mancavano».
Il centrodestra dice che sulle opere pubbliche ci sono tante incompiute.
«Si sbagliano perché incompiute non ce ne saranno. Ma sono contento lo dicano, perché se questa sarà la loro cifra di campagna elettorale dubito potranno vincere le elezioni».
Tenterà il quarto mandato da sindaco?
«Ci sarà un ragionamento da fare, credo entro la fine della primavera prossima, per stabilire se è necessaria la mia presenza. Se serve non mi tirerò indietro, ma spero sempre che una nuova generazione politica venga e mi cacci via».
Ci sono forze politiche che glielo stanno chiedendo?
«Sì».
Quali?
«Non mi sembra corretto in questo momento rendere pubblici semplici scambi di opinione».
Come sono i rapporti col Pd?
«Buoni, come lo sono con tante altre forze politiche. Sono stato fra i fondatori del partito, la mia storia è lì e lo è ancora al di là dell’amministrazione di Quartu».
Il modello politico da portare avanti è sempre quello civico?
«Certo».
Dialogo aperto anche con i moderati di centro?
«Sì, ma per loro c’è la stessa regola che vale per tutti: agire nel perimetro del civismo costruito nel 2020».