Cronaca

La morte di Gaia: è già in Germania la manager indagata 

Porto Cervo, gli inquirenti cercano  i motivi della distrazione fatale 

Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp

Era stata colta da un malore subito dopo l’incidente costato la vita a Gaia Costa e ha lasciato Porto Cervo, sconvolta, interrompendo le vacanze. Vivian Spohr, 51 anni, è indagata per la morte della ragazza tempiese travolta sulle strisce pedonali. La notizia della tragedia di Porto Cervo ieri è rimbalzata subito nei media tedeschi e diversi paesi del Nord Europa, perché Vivian Spohr è la moglie di Carsten Spohr, amministratore delegato di Lufthansa. La donna è a capo di una fondazione che si occupa di interventi e progetti sociali, un ente controllato dalla compagnia aerea tedesca. Ieri la manager ha avuto la conferma da parte di uno staff di legali delle indagini a suo carico, per omicidio stradale, aperte dalla Procura di Tempio. Un avvocato ha dichiarato alla rivista tedesca Bild per conto di Spohr: «Le circostanze esatte sono ora in fase di accertamento. La famiglia Spohr ha espresso le sue più sentite condoglianze ai parenti della vittima». Ieri sera si è avuta conferma che la donna è assistita dal penalista sardo, Angelo Merlini e dall’avvocato romano, Alessandro Vitali. Merlini, contattato in tarda serata, non ha voluto rilasciare dichiarazioni. La famiglia Spohr ha annunciato un comunicato per le prossime ore.

«Fiducia nei magistrati»

Ieri invece hanno parlato i genitori di Gaia Costa. Alfredo Costa, sindacalista della Cisl, e la moglie Debora Cafiero sono entrati nel calvario burocratico delle indagini, dolore e angoscia si moltiplicano inesorabilmente. Il padre e la madre della ragazza di 24 anni che aveva appena iniziato a lavorare come baby sitter a Porto Cervo ieri hanno incontrato il loro legale, l’avvocato Antonello Desini. Nelle prossime ore ci saranno diversi passaggi formali delle indagini condotte dalla pm Milena Aucone. Desini ha rilasciato una breve dichiarazione per conto della famiglia Costa: «Sono sicuro comprenderete che questo è il momento del dolore e del rispetto. Posso solo affermare che i miei assistiti hanno la massima fiducia nell'operato della Procura della Repubblica di Tempio».

Una morte assurda

La Procura di Tempio ha acquisito un filmato dell’Istituto di Vigilanza del Consorzio Costa Smeralda. Le varie fasi dell’incidente di martedì mattina a Porto Cervo sono state esaminate dai Carabinieri, coordinati dal colonnello Michele Monti, e dalla pm Milena Aucone. Il tema delle indagini è la condotta al volante di Vivian Spohr. Gli investigatori stanno cercando di capire perché la donna non si è accorta di Gaia Costa sulle strisce pedonali, davanti al suo suv Bmw X5. Per il resto non ci sono molte altre questioni aperte, se non la dotazione di sicurezza del mezzo. I Carabinieri stanno sentendo diversi testimoni oculari, tra i quali un uomo che avrebbe parlato con Vivian Spohr subito l’incidente.

L'autopsia

La pm Milena Aucone ha affidato al medico legale Alberto Chighine l’incarico dell’autopsia sul corpo della ragazza di Tempio. Si parla di mercoledì prossimo per gli accertamenti disposti dalla Procura di Tempio. Consulente di parte per la difesa di Vivian Spohr è il professore Ernesto D’Aloja.

RIPRODUZIONE RISERVATA

Questo contenuto è riservato agli utenti abbonati

Per continuare a leggere abbonati o effettua l'accesso se sei già abbonato.

Accedi agli articoli premium

Sfoglia il quotidiano da tutti i dispositivi

Sei già abbonato?
Sottoscrivi
Sottoscrivi