Cagliari, in migliaia per Sant’Efisio: festa di popolo, tra fede e folklore
A Cagliari l’edizione numero 369 dell’evento in onore del martire guerrieroVideo di Guglielmo Niada
Una celebrazione di popolo, in grado di unire, da secoli, fede e folklore.
Migliaia di persone – devoti, residenti e anche tantissimi turisti – hanno affollato, come ogni primo maggio, le strade di Cagliari, in occasione della 369esima Festa di Sant’Efisio.
La statua del martire guerriero ha iniziato la sua processione verso Nora circondato dalla devozione, dall’affetto e da un vero e proprio tripudio di pubblico.
Davanti alla folla assiepata per ammirare il cocchio con il simulacro, hanno sfilato oltre 2,800 figuranti in costume tradizionale, 32 gruppi di cavalieri per un totale di 162 cavalli, quattro plotoni per 56 miliziani e cinque gruppi di strumentisti con le launeddas.
Nella processione anche 17 traccas e 70 gruppi di devoti a piedi.
Un grande evento che si è svolto quest’anno anche nel ricordo di Papa Francesco, scomparso lo scorso 21 aprile. «Il Papa ci ha onorato nel 2013 della sua presenza in città: la prima visita pastorale nel corso del suo pontificato che è stato caratterizzato dagli stessi messaggi che accompagnano la processione di Sant'Efisio: pace e attenzione per coloro che soffrono e per gli ultimi», ha detto il sindaco Massimo Zedda.
«Sono onorata di rappresentare tutte le donne e saluto soprattutto appunto le persone che non sono in pace purtroppo per tutte le guerre che sono molto vicine a noi», ha detto l'Alter nos Marzia Cilloccu, la terza donna chiamata a rappresentare la municipalità di Cagliari per l'occasione. E la governatrice Alessandra Todde: «A Sant’Efisio chiederei non soltanto di proteggere la mia comunità, di darle speranza per il futuro, coraggio e prosperità, ma anche di aiutarci a ritrovare la pace che in tante comunità è persa».
Dopo essere giunto a Nora, il simulacro ripartirà il 4 maggio per tornare, entro mezzanotte, nella stessa chiesa di Stampace. Sarà così sciolto il voto della città verso il santo che liberò Cagliari dalla peste nel 1657.
LA CRONACA DELLA GIORNATA
Ore 8 – Ultimi ritocchi nel Largo Carlo Felice durante il rito della vestizione della Alter Nos, Marzia Cilloccu, nella sua abitazione, ora attesa dai miliziani di Sant’Efisio davanti alla ex Semoleria, alle porte di Cagliari.
Ore 8,15 – Il cavallo dell’Alter Nos
Il cavallo dell’Alter Nos Marzia Cilloccu è arrivato in semoleria. Si chiama Iebe e ha 11 anni. È il cavallo che è stato scelto per scortare la rappresentante della Municipalità di Cagliari per questa 369esima edizione della festa di Sant Efisio. Animale docile e intelligente, con Marzia Cillocu ha subito stretto un rapporto di fiducia e collaborazione.
Per Cillocu un mese intenso di prove per arrivare preparata al primo maggio. Nell’intervista i due militari che hanno contribuito alle lezioni di equitazione: a sinistra il graduato aiutante Emanuele Mura, a destra il sergente maggiore aiutante Mirko Deidda.
Ore 8,30 – L’attesa del miliziano
Marco Viola, miliziano di Stampace dal 1978. C’è anche lui, in compagnia del suo cavallo Orchidea, nell’ex Semoleria di Cagliari, in attesa dell’arrivo dell’Alter Nos. Quella di Viola è stata una vita dedicata al santo martire: l’amore per la festa è nato subito, in casa, da bambino. La tradizione di famiglia, iniziata con i nonni, non si è fermata e ogni anno la devozione è più forte che mai.
Ore 8,40 – Clarissa, la più piccola partecipante
Marta Pitzalis, 35 anni, con la piccola Clarissa Porceddu, 4 mesi: la più giovane partecipante alla Festa di Sant’Efisio arriva da Settimo San Pietro.
Mamma Marta la prima volta che ha partecipato aveva 15 anni: «Portare la bambina con noi oggi è non solo bellissimo, ma molto importante. Siamo molto devoti e Sant’Efisio è la festa più importante che abbiamo».
Ore 9 - Il raduno dei gruppi
È un gioco di colori, quello che prende vita al quando il sole diventa alto. Abiti tradizionali, fazzoletti annodati con cura, drappi ricamati: ogni dettaglio racconta un frammento di Sardegna. Ma ciò che colpisce di più sono quei rosari, stretti tra le dita da di chi crede, da chi spera, da chi da giorni si muove e si prepara per onorare al meglio Sant’Efisio, il santo guerriero.
Nel cortile dei Salesiani, l’aria stessa è pregna di devozione. Don Antonello alza lo sguardo e sorride ai gruppi arrivati da ogni angolo dell’Isola. I suoi gesti sono solenni, le parole misurate durante la benedizione.
È un appuntamento che si rinnova da 369 anni, ma che mai smette di emozionare. C’è chi arriva per ringraziare, chi per pregare e chiedere forza, chi per mantenere viva una promessa. (Fr. Me.)
Ore 9,20 – L'Alter Nos in Municipio
L'Alter Nos Marzia Cilloccu è arrivata in Municipio. Accolta dall’applauso e dall’emozione dei presenti, è pronta per l’investitura ufficiale con le insegne della municipalità e Toson d’Oro.
Ore 9,30 – La consegna del Toson D’Oro
Un messaggio di speranza e di futuro. A Palazzo Bacaredda il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, alla presenza dell'Alter Nos e dei rappresentanti dell'Arciconfraternita, ha ringraziato i presenti e ha dedicato un pensiero a Papa Francesco, che nell’Isola è venuto nel lontano 2013. Una giornata di fede che unisce i sardi nel ricordo del Pontefice e nella devozione al Martire guerriero.
Ore 9,50 – Per Sant’EfIsio sfila anche la sindaca di Maracalagonis, Francesca Fadda, con in braccio il piccolo Luigi.
Ore 10,15 – La sfilata dei colori dell’Isola
La festa entra nel vivo. I gruppi sfilano per le strade di Stampace.
Ore 10,30 – Si affollano le strade
Si riempiono lentamente le strade dove passerà la processione che accompagna Sant’Efisio verso Nora. Ad aprire la sfilata i suonatori di Launeddas di Villaputzu e poi le tracas addobbate e adornate per l’occasione. A Cagliari anche tanti turisti. (Fr. Me.)
Ore 11- Il custode delle chiavi del cocchio del Santo
Nel cuore di Stampace, tra candele accese e sguardi colmi di devozione, Alessio Lecca veglia sul simbolo di un’eredità antica: le chiavi del cocchio di Sant’Efisio, custodite da generazioni nella sua famiglia: «Ogni anno un'emozione diversa, lo facciamo anche per chi non c'è più».
Ore 11,30 – La seconda volta di Todde alla Festa
Speranza, devozione e fede. La presidente della Regione Alessandra Todde festeggia la 369esima edizione della festa di Sant’Efisio. Per lei è la seconda volta, dopo il “debutto” dello scorso anno. «È una festa che unisce i sardi», commenta la presidente, contenta di poter presenziare ai festeggiamenti del primo maggio. Un giorno importante non solo per la tradizione e il rito che si ripete ma anche per i lavoratori. A loro e ai tanti giovani che sono spesso costretti ad abbandonare l’isola per cercare fortuna è andato il pensiero della Todde. Poi il ricordo di Papa Francesco è una richiesta per il santo martire: «Che porti la pace per i popoli in guerra, la prosperità e la speranza per la comunità di sardi e sarde che rappresento».
Ore 11,50 – Malore in chiesa per Tocco
L’ex Alter Nos Edoardo Tocco ha accusato un malore durante la messa nella chiesetta di Stampace. Il consigliere comunale di Forza Italia è stato soccorso dall’equipe di un’ambulanza del 118, che fa parte del servizio di assistenza sanitaria della manifestazione, e trasportato in ospedale.
Ore 11,50 – I buoi attendono il santo
La coppia di buoi che porterà il santo fino a Nora è in attesa nel piazzale della chiesetta di Sant'Efisio. Quest’anno si chiamano “Nontidacatasa” e “Chisescambiau”.
Ore 12- Il cocchio di Sant’Efisio lascia la chiesa di Stampace
Inizia il cammino del simulacro verso il luogo del martirio.
ORE 12,30 – Il Santo nelle strade colorate
Cagliari si colora di petali e fede in occasione dell’Infiorata - Sa ramadura- di Sant’Efisio, uno dei momenti più intensi e suggestivi della storica processione dedicata al martire guerriero. I fedeli cospargono la strada con un tappeto di petali di rose rosse, rosa e gialle e foglie di menta: un gesto simbolico, di bellezza e devozione. È su questo manto floreale che passa il cocchio dorato che trasporta la statua del martire guerriero, accolto da migliaia di fedeli nelle vie del centro.
Ore 13.11 – Il cocchio scende lentamente il Largo Carlo Felice
Ore 13,20 – L’alter Nos arriva davanti al Municipio
Ore 13,22 – La sirenata in porto
Il cocchio di Sant’Efisio arriva davanti a palazzo Bacaredda: a Cagliari risuonano le sirene delle navi in porto e sale al cielo il suono delle launeddas.
Ore 16.30 – L’arrivo a Maddalena Spiaggia
Il cocchio di Sant’Efisio arriva a Maddalena Spiaggia. Una gran folla di fedeli capoterresi lo accoglie in silenzio.
Ore 18 – La processione verso Sarroch
Da La Maddalena Spiaggia la processione va ora verso Sarroch, tra preghiere, canti ed emozione.
Il cammino verso Nora
Raggiunto il culmine con il passaggio davanti a Palazzo Bacaredda il cocchio del Santo prosegue il suo cammino verso Giorgino, per poi proseguire la processione alla volta di Nora, luogo del martirio. Il ritorno nella chiesetta di Stampace è fissato per la notte del 4 maggio.
(Unioneonline)