Il flop Strootman e il rimpianto Grassi: chi resta dei cinque giocatori in prestito?
Bellanova sarà l’unico ad essere riscattato, ma per essere rivenduto al miglior offerente, con una importante plusvalenzaGrassi in azione contro la Juve (Ansa)
Addio senza troppi rimpianti. La retrocessione riporta anzitempo Strootman a Marsiglia mentre Dalbert torna mestamente all’Inter. Pure Lovato lascia il Cagliari per rientrare a sua volta all’Atalanta, ma questo già era stato preventivato (anche in caso di salvezza). Il rammarico, semmai, è la partenza di Grassi, uno dei pochi a salvare almeno la faccia quest’anno ma diventato un lusso dal punto di vista economico (intanto se lo riprende il Parma, poi si vedrà). Tra i cinque rossoblù arrivati in prestito solo Bellanova, dunque, verrà riscattato considerata la cifra fissata col Bordeaux l’estate scorsa (800mila euro) per poi essere rivenduto - presumibilmente - al miglior offerente.
Beffa doppia
Solo dieci partite e quasi tutte sotto ritmo, l’ultima l’ha giocata addirittura il 30 novembre. Il grande flop. Altro che “lavatrice” (come lo chiamavano ai tempi d’oro i tifosi della Roma), Strootman è stato uno degli equivoci che hanno frenato il Cagliari e condizionato negativamente la prima parte della stagione. L’ennesima forzatura eccellente sul mercato. Già si sapeva, del resto, che il passo non era più lo stesso dopo il doppio infortunio, ma il curriculum restava ingombrante. Così giocava sempre e comunque, all’inizio. E la beffa è stata doppia. Oltre a non dare un contributo concreto, ha oscurato per mesi il talento di Grassi che sembrava quasi un oggetto misterioso. Sino a quando sono emersi i reali valori, poi è stato lo stesso olandese a farsi da parte decidendo di sottoporsi a un intervento di ripulizia del ginocchio operato. E da allora non ha più giocato. E con la retrocessione, salta l’opzione per il rinnovo del prestito.
L’uomo giusto
Al contrario, Grassi si è rivelato l’uomo giusto al posto giusto (anche se poi non è bastato). Regista della provvidenza, il Cagliari gli avrebbe dato le chiavi del centrocampo anche il prossimo anno ma i 4 milioni per il riscatto hanno un peso maggiore in B, come l’ingaggio. Lo stesso giocatore ha riconquistato sul campo diversi estimatori nella massima serie che dovranno fare capo al Parma, proprietario del cartellino. A meno che il club rossoblù non cambi idea e decida di fare uno sforzo importante puntandoci forte. Ha tempo, in ogni caso, sino al 17 giugno (data ultima per esercitare i diritti di riscatto).
L’affare dolceamaro
Non riscattare Bellanova sarebbe, invece, un sacrilegio considerate la cifra e le opportunità sul mercato. E infatti il Cagliari lo farà. Ma il destino dell’ex Bordeaux sarà comunque lontano dall’Isola. Lui stesso - in un post pubblicato su Instagram e poi tolto dopo una ventina di minuti - ha quasi preso le distanze («non so il futuro dove mi porterà…»). A gennaio era finito nel mirino addirittura del Manchester United, ora la Fiorentina sembra essere la più interessata. Se ne riparla in ogni caso a fine giugno. No Serie A, no Bellanova. E in questo caso il Cagliari si lecca le ferite in prospettiva, al di là dei soldi che porterà l’affare nell’immediato (con una super plusvalenza). Non sarebbero rimasti a prescindere, invece, Lovato e Dalbert. Il difensore è arrivato con un prestito secco proprio perché l’Atalanta intende puntarci la prossima stagione. Il brasiliano sarebbe costato 8 milioni e nemmeno una salvezza in carrozza avrebbe spinto il Cagliari a spenderli visto il rendimento.
Fabiano Gaggini