A tre giorni dal debutto, sono ancora molte le incertezze legate al Green Pass e, in particolare, all’efficienza dei controlli anche negli scali sardi. Nell’Isola, infatti, aleggia la paura di poter rivivere l’incubo della scorsa estate, quando dopo le vacanze in libertà e con poche restrizioni la Sardegna è ripiombata nello scenario della zona rossa.

Ora, con una campagna di vaccinazione che stenta ad accelerare e la variante indiana che minaccia l’Italia, il pericolo è di tornare indietro, soprattutto qui nell’Isola, dove si prospetta un’estate con tantissimi turisti, più italiani che stranieri.

Tra i passeggeri in arrivo ci sono italiani non vaccinati, non tamponati e non controllati. Per legge, infatti, possono spostarsi da una regione all’altra, senza prove in mano.

LE RASSICURAZIONI – Al momento le rassicurazioni arrivano da chi è addetto ai controlli. “Noi operiamo sul porto di Cagliari e a Elmas e verifichiamo i Green pass, a uno a uno, di chi arriva da Inghilterra, Irlanda del Nord e area extra Schengen – spiega il dirigente della polizia di frontiera Cosimo Bari, vice questore - Controlli a tappeto anche su rumeni e sui russi, questi vaccinati con lo Sputnik non riconosciuto in Europa: tutti fanno il tampone e ci rilasciano copia cartacea che giriamo all’Ats. Oltretutto sui voli extra Schengen si registrano su una piattaforma molto simile a quella sarda e, in caso di contagi, sono facilmente tutti rintracciabili”.

Autorizzato ai controlli anche il personale delle compagnie aeree, marittime o dei trasporti incaricato dei controlli. “Li facciamo solo alla partenza, come prevede la legge”, spiegano da Alitalia. E nessun controllo è previsto per gli italiani, liberi di spostarsi nel Paese essendo tutta zona bianca.

In alcuni casi i controlli negli aeroporti e porti vengono fatti a campione e solo in altri a tappeto. Con la differenza che gli italiani hanno più probabilità degli stranieri di sfuggire ai controlli.

LA SITUAZIONE NELL’ISOLA – Nel frattempo l’Ats è al lavoro per scovare nell’Isola i 111mila ultrasessantenni che ancora non hanno ricevuto nemmeno una somministrazione di vaccino. Il tempo stringe: nell’Isola con 77 casi segnalati al 30 giugno e relativi alla settimana tra il 21 e il 27 giugno l'indice di trasmissibilità R(t) schizza verso l'alto arrivando allo 0.96 dallo 0.62. E in un solo giorno la Sardegna ha registrato una prevalenza del 66,7% di variante Delta, il secondo dato più alto in Italia dopo il Friuli Venezia Giulia (70,6%).

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(Unioneonline)

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