#AccaddeOggi: 28 settembre 1871, la nascita di Grazia Deledda
Accadde OggiIl 28 settembre 1871 viene ricordato come il giorno della nascita di Grazia Deledda; in realtà, come aveva spiegato lei stessa, la data corretta sarebbe il 27, ma il padre l'aveva registrata il giorno successivo.
Grazia Maria Cosima Damiana nasce a Nuoro in una famiglia benestante; quinta di sette figli, suo padre era un imprenditore e appassionato di poesia in sardo.
Dopo l'istruzione primaria - l'unica consentita all'epoca alle donne - aveva continuato gli studi con lezioni private, per proseguire poi da autodidatta.
Numerose le sue opere, che spaziano dalla poesia al romanzo al racconto e al saggio; e nel suo percorso di formazione fondamentale è l'incontro con lo scrittore Enrico Costa, sassarese, che tra i primi la incoraggia a coltivare la sua passione.
La famiglia Deledda subisce negli anni una serie di disgrazie: Santus, il fratello maggiore di Grazia, diventa un alcolista, mentre Andrea, il più piccolo, finisce nei guai per una serie di furti; il padre invece muore per un problema cardiaco nel 1892 e questo provoca un lieve dissesto finanziario.
La Deledda pubblica le sue opere sulle riviste, ma anche diversi quotidiani contribuiscono alla diffusione dei suoi scritti; nel 1926 arriva poi il premio Nobel.
"Per la sua potenza di scrittrice - si legge nella motivazione -, sostenuta da un alto ideale, che ritrae in forme plastiche la vita quale è nella sua appartata isola natale e che con profondità e con calore tratta problemi di generale interesse umano", e attualmente è ancora l'unica scrittrice donna italiana ad aver ricevuto l'alto riconoscimento.
Oggetto non solo di stima, ma anche di critiche, la Deledda non è stata amata da tutti i nuoresi; molti infatti ritenevano che ritraesse una città, dove la gran parte delle sue opere sono ambientate o dove lei stessa dichiarava di trarre ispirazione, in modo troppo "rude".
La morte sopraggiunge nel 1936, a causa di un tumore al seno; controversa anche la data: secondo alcune fonti il 15 agosto, secondo altre il 16.
La sua tomba si trova nella chiesa della Madonna della Solitudine, a Nuoro, ai piedi del monte Ortobene, mentre la sua casa natale è stata trasformata in museo.
"Elias Portolu", "Cenere", "L'edera", "Colombi e sparvieri", "Canne al vento", "Marianna Sirca", "La madre" sono solo alcune delle opere (32 i romanzi che fanno parte della sua produzione) che vengono ancora inserite nelle antologie di letteratura italiana, comprese forse nella loro complessità solo molti anni dopo la loro pubblicazione.
Sul fronte privato, la scrittrice sposa nel 1899 il funzionario statale Palmiro Madesani, da cui ha due figli: Francesco e Sardus.
Alla Deledda è stato anche dedicato un cratere, che si trova sul pianete Venere.
(Redazione Online/s.s.)
Febbraio