#AccaddeOggi: 2 novembre 1975, l'omicidio di Pier Paolo Pasolini
Un delitto brutale che pone fine alla vita di uno dei più grandi intellettuali del NovecentoIl 2 novembre 1975 viene brutalmente assassinato Pier Paolo Pasolini, scrittore, regista e giornalista, considerato tra i più grandi intellettuali del XX secolo.
Pasolini viene percosso e poi travolto dalla sua stessa auto sulla spiaggia dell'Idroscalo di Ostia, sul litorale romano. Una donna trova il suo cadavere massacrato alle 6.30 del mattino.
Dell'omicidio viene incolpato Pino Pelosi, 17 anni, noto alla polizia come ladruncolo e "ragazzo di vita", quei giovani che si prostituivano raccontati da Pasolini in uno dei suoi romanzi più famosi. Il giovane ha raccontato di essere stato avvicinato da Pasolini al bar Gambrinus, vicino alla Stazione Termini, e invitato sulla sua auto in cambio di un compenso in denaro.
Dopo una cena offerta dallo scrittore i due si dirigono alla periferia di Ostia. Secondo la sentenza la tragedia nasce da alcune pretese sessuali dello scrittore cui Pelosi era riluttante. La situazione degenera con una lite fuori dalla vettura, Pelosi viene minacciato con un bastone, ma si impadronisce dello stesso e percuote Pasolini fino a lasciarlo a terra gravemente ferito. Poi prende l'auto di Pasolini e lo travolge più volte passandogli sopra.
Pelosi verrà condannato come unico responsabile del delitto. Ma diversi giornalisti, a partire da Oriana Fallaci, sostengono che il ragazzo non fosse solo.
(Unioneonline/L)
Ottobre 2020