Emergenza forestale, boschi sardi in agonia: deciso un “attacco” aereo
Chiesta l’autorizzazione al Ministero della Salute per un primo intervento su 30mila ettari in pericolo infestazione. Si userà un preparato microbiologicoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Emergenza e allarme: la Regione decide l’attacco aereo per fronteggiare il disastro forestale che sta devastando l’Isola, da nord a sud. La dichiarazione è quella che si riserva alle calamità più devastanti: «riconoscimento dello stato di emergenza fitosanitaria» delle foreste sarde. Le immagini che scorrono sono senza precedenti, dall’Ogliastra al Sarrabus Gerrei, dalla Gallura alle ultime pubblicate dal nostro giornale sull’Oasi del cervo sul Monte Arcosu. Un fenomeno che per vastità e intensità non ha precedenti in Sardegna, tantomeno analoghi riscontri nel panorama forestale del Mediterraneo. Sui boschi dell’Isola si sta abbattendo una vera e propria tempesta perfetta, con la sovrapposizione di calamità che rischiano di generare un disastro irreversibile per l’immenso patrimonio forestale della Sardegna.
Da una parte il fenomeno ormai diffuso ovunque, quanto gli effetti di uno tsunami, conseguente all’attacco di agenti patogeni su macchia mediterranea e foreste, dall’altra l’infestazione da lepidotteri defogliatori delle sugherete. Una sovrapposizione drammatica che ha costretto la Giunta regionale e l’assessore dell’Ambiente Rosanna Laconi ad adottare, a distanza di un mese una dall’altra, due delibere dalle quali emerge un quadro della situazione ad un passo dal baratro.
L’ultima non lascia margini sull’urgenza degli interventi: «Per la lotta a questi parassiti, infatti, si rende necessario l'utilizzo di un preparato microbiologico che deve essere irrorato con mezzo aereo quando le larve sono nella fase più vulnerabile di crescita, al fine di ottenere la massima efficacia dal trattamento». Per il disastro forestale ora serve l’intervento dal cielo.