Nasce a Sassari il Distretto rurale del Sassarese e del Golfo dell’Asinara. Con l’ok all’atto costitutivo parte quindi, ufficialmente, il Distretto che vede tra i soci fondatori Coldiretti Nord Sardegna insieme ai Comuni di Sassari, Stintino, Porto Torres, Sorso e Sennori, con l’ITS e il contributo del Distretto regionale Sardegna Bio.

Il percorso era nato nei mesi scorsi da parte dei promotori che hanno voluto lanciare l’attivazione del nuovo soggetto che punta a sostenere le produzioni, in particolare biologiche e le aziende del territorio.

GLI OBIETTIVI – Tra le azioni che potrà mettere in campo il Distretto, ci sono quelle orientate a migliorare la qualità del prodotto, ma anche a promuovere la concentrazione dell’offerta, la riduzione dei costi di produzione, la regolarizzazione dei prezzi e il ricorso a norme di produzione rispettose dell’ambiente oltre che favorire la biodiversità. Prevista inoltre la promozione di disciplinari di produzione con relativi marchi di qualità per valorizzare e tutelare le produzioni, tutelando e diffondendo l’agricoltura come progetto culturale e come modello di economia sostenibile e solidale. Tra gli altri obiettivi ci sono anche quelli per la promozione di diffusione dell’agricoltura e delle scelte eco-compatibili sia nel settore alimentare che extra alimentare; l'inserimento degli alimenti e dei prodotti da agricoltura nei diversi canali distributivi e nella ristorazione collettiva, pubblica e privata e la promozione della crescita e dello sviluppo di un turismo sostenibile, anche legato alla produzione alimentare di qualità e alle altre attività connesse alla tutela dell’ambiente.

Il Consiglio direttivo è composto dal presidente, Battista Cualbu, e dai consiglieri Rita Vallebella; Gabriele Mulas; Elena Cornalis; Massimo Mulas; Andrea Campurra; Pasquale Tanda e Federico Basciu.

PROMOZIONE E TUTELA – «Si chiude un percorso che abbiamo fortemente voluto sostenere perché siamo convinti che il Distretto potrà mettere in campo azioni e idee nuove che promuovano e valorizzino le produzioni, soprattutto quelle biologiche e tipiche - sottolinea Battista Cualbu - inoltre si potranno aiutare le imprese e i produttori con servizi nel campo della tutela, della promozione e dell’informazione».

«Si tratta di una opportunità in più - conclude - per mettere insieme soggetti impegnati nelle produzioni biologiche e del settore agroalimentare in un’ottica di filiera e di collaborazione territoriale».

«Come amministrazione, sia la parte politica sia quella gestionale, ci siamo spesi molto per poter raggiungere questo obiettivo, in collaborazione con gli altri promotori - commenta l’assessore della Programmazione del Comune di Sassari, Gabriele Mulas, che ha seguito il progetto fin dalle sue origini - auspichiamo che la creazione del Distretto e le attività che saranno implementate potranno portare importanti occasioni di crescita per le aziende già esistenti e per le altre che potranno insediarsi in tutti i territori dei Comuni coinvolti e in particolare nella Nurra, riportandola così alla sua antica e originaria vocazione rurale e agricola».

Secondo Andrea Campurra (Distretto Sardegna Bio), inoltre «questo nuovo Distretto è un’importante opportunità per il territorio e per le aziende. Il nostro Distretto regionale, sin da subito, ha colto l’occasione di aderire al progetto per creare una rete tra Distretti e una più forte sinergia nel comparto agricolo con particolare attenzione al Bio».

(Unioneonline/v.l.)

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