Le sebadas verso l'Igp, l'appello di Copagri: "I vantaggi ricadano sui produttori sardi"
"La qualità delle produzioni locali - dice Ignazio Cirronis - va definita e tutelata"La sebada, dolce tipico della tradizione gastronomica sarda, sta ultimando l'iter per ottenere l'ambito marchio Igp, l'indicazione geografica protetta, che darebbe un enorme valore aggiunto alle produzioni artigianali. Un traguardo importante, per il quale però Copagri chiede maggiori certezze per i produttori locali. "È un'iniziativa lodevole - ha dichiarato il presidente regionale Ignazio Cirronis -, perché la qualità delle produzioni locali va non solo definita ma tutelata perché se ne determini la massima valorizzazione. Tuttavia occorre trovare attorno ad essa il massimo di consenso, evitando le contrapposizioni che a suo tempo caratterizzarono la fase di riconoscimento dell'Igp Culurgionis d'Ogliastra, sapendo che il processo è lungo, fino a 10, 12 anni, e non ha bisogno di ostacoli aggiuntivi a quelli burocratici. Non vi è dubbio che il ragionamento non può che partire dalle ricadute che il riconoscimento deve portare alla produzione primaria che, al momento, non è stata coinvolta".