Chiusura positiva per le borse europee, in attesa delle decisioni della Fed sulla politica monetaria americana.

A Milano il Ftse Mib è salito dello 0,81%. Meglio hanno fatto Parigi (con il Cac40 in progresso dello 0,96%) e Francoforte (dove il Dax 30 ha guadagnato l’1,08%). Più cauta Londra, con il Ftse 100 che ha messo a segno un +0,12%.

A Piazza Affari, i riflettori sono stati puntati ancora su Unicredit (+5,72%), nel giorno in cui il Cda della banca si riunisce per decidere le condizioni dell'aumento di capitale da 13 miliardi di euro: in particolare, il prezzo delle nuove azioni.

Ma a risollevarsi è stato l'intero comparto bancario (indice +2,45%), dopo due sedute di pressione: acquisti su Bper (+2,29%), Ubi Banca (+1,99%), Intesa Sanpaolo (+1,38%), Banco Bpm (+1,14%) e Mediobanca (+0,88%).

Tra i maggiori rialzi sul listino milanese si segnalano Stmicroelectronics (+3,45%), che secondo alcuni analisti ha beneficiato dei risultati record nelle vendite di Apple. E Leonardo-Finmeccanica (+3,44%), che ha recuperato dopo il calo di ieri, provocato dalla condanna dell'amministratore delegato Mauro Moretti per la strage di Viareggio, all'epoca in cui era a capo delle Ferrovie.

La maglia rosa di giornata spetta però a Salvatore Ferragamo (+6,63%), che ha visto premiati i conti 2016, superiori alle attese di mercato (ricavi consolidati per 1,4 miliardi, in rialzo dell’1%) e soprattutto quelli del quarto trimestre dell’anno (in crescita del 3,7%).

Per quel che riguarda i titoli governativi, risulta poco mosso lo spread tra Btp e Bund tedesco. Il differenziale di rendimento si attesta infatti a 184 punti base (rispetto ai 183 di ieri), con il tasso del decennale italiano al 2,31% sul mercato secondario.
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