Sospensione dei mutui fino a dodici mesi e proroga del credito agrario per fronteggiare l’emergenza. Il Banco di Sardegna ha deciso di adottare misure straordinarie per allevatori e imprese agricole alle prese con il nuovo flagello della dermatite bovina nodulare.

«Concreto sollievo» – «L’iniziativa», si legge in un comunicato stampa, «è finalizzata a offrire un concreto sollievo finanziario agli allevatori, permettendo loro di affrontare le difficoltà derivanti dalla riduzione delle attività e dai danni economici provocati dalla malattia». In particolare, fino al 30 settembre 2025, «le aziende colpite dall’emergenza potranno richiedere, senza alcuna commissione né spese di istruttoria, la sospensione fino a dodici mesi della quota capitale dei mutui ipotecari e chirografari relativi alla gestione di attività di natura commerciale, economica e agricola. È previsto inoltre, sempre su richiesta, l’allungamento fino a centoventi giorni delle scadenze del credito agrario di conduzione». Nel comunicato, il Banco di Sardegna fa sapere che le imprese interessate possono rivolgersi direttamente alle filiali dell’istituto, «dove il personale è a disposizione per fornire informazioni dettagliate sulle misure attivate, assistenza per la presentazione della domanda, consulenza personalizzata per valutare eventuali ulteriori strumenti di finanziamento dedicati».

Imprese in regola – «La concessione della moratoria rimane ad insindacabile giudizio della banca, nel rispetto del processo di concessione del credito. Per poter accedere alla misura, le imprese dovranno risultare in regola con i pagamenti alla data di presentazione della domanda».

«Partner affidabile» – «In un momento così delicato per il comparto zootecnico sardo, il Banco di Sardegna intende ribadire il proprio ruolo di partner affidabile e vicino al territorio», evidenzia il direttore generale Mauro Maschio. «La nostra azione è guidata dalla volontà di offrire risposte tempestive e strumenti concreti alle aziende colpite, contribuendo così alla tenuta e alla ripresa del tessuto economico dell’Isola».

(Unioneonline)

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