Sarà la settimana più bollente dell’anno quella che si apre domani e arriva dopo il mese di luglio in cui si è registrata una temperatura di 1,4 gradi oltre la media in Europa. E con anche anomalie evidenti in particolare nel sud Italia. Nel Mezzogiorno il caldo e l’assenza di precipitazioni causano una preoccupante siccità, come sottolinea Coldiretti che richiama l’attenzione sui raccolti decimati, sull’emergenza incendi e sull’azione dei piromani.

In base ai dati del servizio Copernicus Climate Change Service (C3S), il mese passato è stato il secondo luglio più caldo da quando sono iniziate le registrazioni in Europa e il terzo nel mondo.

Situazione che è diretta conseguenza dei cambiamenti climatici e della tendenza alla tropicalizzazione, con eventi estremi che si manifestano in modo violento.

I danni provocati dai roghi, prosegue Coldiretti, “sono incalcolabili”, e hanno raso al suolo “decine di migliaia di ettari di boschi e macchia mediterranea con alberi carbonizzati, oliveti, pascoli distrutti e una vera strage di animali”.

L’altro grande allarme riguarda la siccità “che rischia di far salire ad oltre il miliardo il conto dei danni subiti dall’agricoltura italiana nel 2021 a causa degli eventi estremi che hanno decimato le produzioni nazionali con tagli che vanno dal 5 al 10% per le previsioni di vendemmia, al 10% per il grano mentre è praticamente dimezzata la frutta nazionale con cali del 30% per le ciliegie, del 40% per le pesche e nettarine fino al 50% per le albicocche, rispetto ad una annata normale”.

Servono quindi “strumenti di gestione del rischio sempre più avanzati, efficaci e con meno burocrazia ma anche interventi strutturali con la realizzazione di infrastrutture a partire dai bacini di accumulo a impatto zero” che la stessa Coldiretti ha proposto per il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

(Unioneonline/s.s.)

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