Settimana mondiale dello spazio, iniziative al planetario de L'Unione Sarda
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Si apre giovedì 4 ottobre la Settimana Mondiale dello Spazio, iniziativa promossa dall'ONU e volta a commemorare le pietre miliari legate all'ingresso dell'umanità nello spazio: era infatti il 4 ottobre 1957 quando veniva lanciato il satellite russo Sputnik I, il primo messo in orbita dall'uomo; il 10 ottobre 1967 entrava invece in vigore il primo Trattato internazionale dello Spazio ("Outer Space Treaty").
La Settimana Mondiale dello Spazio o "World Space Week" rappresenta, dunque, una celebrazione internazionale dei contributi che lo spazio, la scienza e la tecnologia portano al miglioramento della condizione umana.
Durante la Settimana si svolgono in tutto il mondo eventi e programmi didattici su una tematica spaziale scelta ogni anno. E per la "World Space Week 2018" sono 1446 gli eventi registrati, alcuni in programma anche in Sardegna.
Il planetario de L'Unione Sarda, a Cagliari (piazza L'Unione Sarda), aderisce a questo evento con tre laboratori per bambini, tre proiezioni per tutti e una conferenza di presentazione del progetto "Catch the Iridium", che si svolgerà venerdì 5 ottobre alle 18.
I temi dei laboratori (il 4 ottobre alle 18, il 6 e il 7 ottobre alle 17) sono, rispettivamente, "Costruiamo il Sistema Solare", "Astronauta per un giorno" e "Cacciatori di comete: Rosetta".
Le conferenze in programma sono invece "Da Gagarin alla Luna, la corsa allo spazio" (il 5 ottobre alle 19), "L'esplorazione di Marte" (il 6 ottobre alle 19) e "Vita fuori dalla terra" (domenica 7 ottobre alle 19).
Il progetto "Catch the Iridium" è legato al fenomeno degli Iridium Flare, bagliori luminosi prodotti dai 66 satelliti "Iridium" lanciati per la prima volta nello spazio nel 1997 con l'obiettivo di permettere il raggiungimento via telefono di qualsiasi angolo del mondo grazie all'utilizzo di un dispositivo satellitare.
I satelliti, essendo dotati di antenne con grandi superfici riflettenti, in certe condizioni riescono a deviare sulla Terra la luce solare che li investe direttamente generando un inconfondibile bagliore luminoso di qualche secondo che può essere visto ad occhio nudo di notte, e denominato per l'appunto "Iridium Flare". Dopo più di 20 anni di onorato servizio, la flotta di satelliti è stata avviata verso una dismissione programmata della flotta e rimangono quindi pochissimi mesi prima che questo fenomeno, che ha accompagnato negli ultimi vent'anni le serate di tantissimi contemplatori del cielo e astrofili in tutto il mondo, diventi un mero ricordo.
Il progetto "Catch the Iridium" vuole provare a catturare con una fotografia, per l'ultima volta, almeno un "Iridium Flare" per ognuno dei satelliti di prima generazione ancora in esercizio.
(Unioneonline/v.l.)