Il suo corpicino grande poco più di un pugno ha provato la ferocia della chemio e sopportato trasfusioni quotidiane. È riuscito a superare l'emorragia cerebrale e a risvegliarsi dal coma. Sino al trapianto di midollo.

La seconda vita di Reuben inizia quel giorno. O forse la prima, per questo bimbo dagli occhioni vivaci che appena venuto al mondo ha scoperto quanto la vita possa essere dura. Un "piccolo guerriero anglo-sardo", così lo chiama il padre, Marco Usai, 37 anni, cagliaritano residente a Chester, che ha deciso di raccontare la sua storia in un libro. "Through the eyes of my child" (Attraverso gli occhi di mio figlio), stesso titolo del video di presentazione caricato su YouTube. Sette minuti in tutto: un concentrato del suo ometto d'acciaio che sorride alla vita. Sette minuti capaci di toccare il cuore. Così come quelle pagine fitte che parlano di dolore, paura e speranza. E come nelle favole chiudono col lieto fine.

A Reuben a poche settimane era stata diagnosticata la Wiskott-Aldrich syndrome, una grave e rara malattia genetica. "I medici ci prepararono al peggio, spiegandoci che solo un trapianto di midollo lo avrebbe potuto salvare".

Oggi Reuben ha sette anni, canta, legge benissimo, scherza e non sta mai fermo.

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