Cunicoli e sotterranei dell'epoca giudicale: riaffiora l'Oristano nascosta
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Tra archi e vecchie mura in pietra si snodano percorsi sotterranei.
Sotto la città riaffiora un’altra Oristano che oggi in parte è stato possibile vedere da vicino grazie all’associazione “Oristano nascosta”. Un gruppo di lavoro, formato da appassionati di storia cittadina, che da anni è impegnato nella riscoperta dei cunicoli e dei sotterranei che probabilmente in epoca giudicale collegavano varie parti della città offrendo sicure vie di fuga.
"Un mondo nascosto che custodisce pezzi importanti della nostra storia che noi vorremmo riportare alla luce", commenta Marco Piras, architetto che insieme allo studioso Maurizio Casu, al musicista Antonello Manca e a don Gianni Pippia ha dato vita al progetto che mira a valorizzare il patrimonio storico.
Proprio davanti al monastero di Santa Chiara, è stato possibile calarsi attraverso un tombino e ammirare uno spazio circolare tra archi e muri di laterizi.
L’obiettivo è rendere fruibili i sotterranei, nel frattempo però è necessario ricostruire i percorsi che corrono sotto la città e per questo l’associazione ha chiesto la collaborazione del geofisico Gaetano Ranieri ( intervenuto anche al convegno sul futuro dei beni culturali dell’Oristanese), che anni fa grazie al geo radar riuscì a localizzare esattamente dove si trovavano Giganti di Mont’e Prama.
Valeria Pinna