Sarà inaugurato il 10 novembre, nel Centro di Educazione Ambientale (CEA) del Parco Nazionale, a Caprera, uno spazio espositivo che conterrà lo scheletro di un capodoglio femmina, trovato spiaggiato a Cala Romantica-Porto Cervo, il 28 marzo 2019.

Il cetaceo portava in grembo il suo piccolo mentre nello stomaco furono rinvenuti ben 22 kg di plastica che determinarono la morte di entrambi, mamma e nascituro.

Nella stessa giornata il direttore del Parco, Giulio Plastina, da poco insediatotisi alla guida dell'Ente, ma che è riuscito a dare un’accelerata all’operazione per la quale erano stati stanziati 30.000 euro, ha organizzato un workshop sulla sostenibilità ambientale.

Lo scheletro del capodoglio, lungo quasi 8 metri, del peso di 201 kg (solo la testa ne pesa 69), giungerà La Maddalena l’8 novembre, e gli esperti dell’Università di Padova, che ne hanno curato il recupero, provvederanno a montarlo. Non è stato possibile recuperare il cucciolo mai nato in quanto non ancora formatosi sufficientemente come scheletro. Ci sarà invece la plastica che trovarono all’interno dello stomaco, che sarà collocata all’interno dello scheletro. Il tutto, come detto, sarà esposto in un capannone del CEA, che in parte ospiterà il Museo dei Cetacei e in parte sarà destinato a Centro di Recupero delle Tartarughe Marine.

I primi esami sullo scheletro, nel 2019, furono effettuati dall’associazione SEAME Sardinia e sarà la stessa associazione presieduta da Luca Bittau che, su incarico del Parco Nazionale, organizzerà le visite guidate all’interno dello spazio espositivo di Caprera, per le scuole del territorio e per tutti gli altri visitatori.

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