Fiori secchi (a Su Siccu), aiuole dove l'erba raggiunge il mezzo metro (a Buoncammino), rami che si allungano pericolosamente sui pedoni (al Terrapieno), aree verdi appena nate all’interno di progetti di riqualificazione urbana dove la vegetazione è “selvaggia” (in via Dante). Premessa: di prati all’inglese se ne vedono tanti a Cagliari, è vero.

Oltre ai parchi cittadini, anche le rotatorie sono quasi tutte perfettamente curate. Ma ci sono strade e quartieri in cui la manutenzione, per una ragione o per un’altra, scarseggia.

«Il servizio funziona continuamente», premette l’assessora al Verde pubblico Luisa Giua Marassi. «Il mese di maggio è generalmente il più critico dal punto di vista della manutenzione del verde cittadino in quanto le imprese devono fronteggiare il termine del periodo delle potature stagionali e i primi sfalci in vista della stagione estiva.

L’annata 2025 è stata caratterizzata da qualche precipitazione in più che, combinata a temperature elevate, ha comportato un proliferare della vegetazione superiore alla norma. Il servizio Verde pubblico e le imprese stanno intensificando gli interventi per risolvere le situazioni di criticità», aggiunge.

Ma per i prossimi due mesi bisogna anche fare i conti con le risorse a disposizione: perché il vecchio appalto è ormai in scadenza, i fondi residui pochissimi, e finché non entrerà a regime quello nuovo, insomma, bisognerà stringere i denti.

L’articolo completo di Mauro Madeddu su L’Unione Sarda oggi in edicola e sull’App Digital 

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