Cagliari, emergenza rifiuti a San Michele: «Sommersi dalla spazzatura, il Comune ci aiuti»
I mastelli usati come cassonetti dell’indifferenziata, per strada cumuli di sacchi e materiali di ogni genere. L’appello dei residentiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Il nostro quartiere è diventato la pattumiera della città: arrivano da tutta Cagliari per abbandonare qui la spazzatura. Siamo sommersi! Il Comune mandi le ruspe e installi telecamere». Esplode a San Michele la rabbia dei residenti, stufi di convivere con rifiuti, topi e blatte. La situazione è insostenibile anche dal punto di vista sanitario. Nelle vie Podgora, La Somme, Laghi Masuri, Premuda, Ardenne, Carnia, Bosco Cappuccio i marciapiedi sono impercorribili: mastelli traboccanti e tanfo insopportabile. Stesso scenario in piazza Medaglia Miracolosa. Disagi anche all’inizio di via Timavo, altro punto critico dove si formano spesso discariche.
«Abitare in un rione popolare non vuol dire essere incivili», si sfoga Rita Spiga, 60 anni, residente in via La Somme, «io ho riscattato casa, pago la Tari e differenzio, per cui ho diritto a vivere in una strada pulita, come via Milano o viale Diaz». Ma la sua non è l’unica voce, che si unisce a quella di tanti altri residenti nella stessa situazione. Qualcuno unta il dito anche contro le strade, dove «l’asfalto è a pezzi e la macchina lava-strade non si è mai vista».
Il Comune ha già sollecitato l’azienda che gestisce l’appalto dei rifiuti ad effettuare ulteriori passaggi in zona, in attesa di «affrontare con coraggio e in maniera condivisa il problema».