Oggi su Ricette sarde parliamo di un pane tipico di Norbello: il pane simbula.

Per conoscere meglio questa preparazione abbiamo contattato Claudio Piras e Sabrina Rosmarino, titolare del panificio Su Framentazu di Domusnovas Canales, frazione di Norbello.  

ORIGINI – «Abbiamo riproposto la ricetta tradizionale del pane che si fa a Norbello e a Domusnovas. Mentre ogni festa aveva un proprio pane specifico, il pane simbula è stato utilizzato per tutti i momenti di vita delle persone.  Questo tipo di pane originariamente si faceva in occasione delle feste; rappresentava le diverse fasi della vita dell’uomo. Ormai viene preparato tutti i giorni».

INGREDIENTI - «Semola di grano duro Cappelli, acqua, sale (tra i 15 e i 20 grammi a chilo), lievito madre».

PREPARAZIONE – «Si fa l’impasto con la semola di grano duro, il lievito madre, l’acqua e il sale: noi solitamente usiamo 17/18 grammi di sale a chilo. Una volta fatto l’impasto si preparano le forme: la forma base viene chiamata “Tres melas”, le tre mele, perché si compongono delle palline, comunque collegate tra loro. Successivamente si fanno gli intagli con su pintapane: essendo il pane tipico della festa, a seconda dell’occasione si potevano fare diverse forme. Ad esempio, in occasione dei matrimoni, si facevano degli intagli a forma di cuore, per augurare tanti anni di amore ai novelli sposi. Oppure, sempre nel pane degli sposi, veniva incisa la forma dei fiori: era un augurio di fertilità alla coppia, sia alla donna che all’uomo, della tradizione contadina: si sperava che arrivassero tanti figli che potessero aiutare anche nel sostentamento della famiglia.  

Dopo averli intagliati e avergli dato la forma, vengono fatti lievitare. Una volta raggiunta la lievitazione, che può variare dalle 8 alle 10 ore, anche in base al periodo dell’anno, si possono infornare.

Il lievito madre dà una lievitazione lenta e un processo di preparazione molto lungo. Dipende, oltre che dal periodo, anche da quanto lievito si utilizza e da quanto sia idratato l’impasto. Dopo la lievitazione, il pane viene ripassato con le forbici e viene lavorato con su pintapane, in modo che durante la cottura non si sformi, ma mantenga la forma che gli è stata data.  

Si lascia quindi riposare e poi si inforna per circa 10-12 minuti a circa 280°. Piano piano la temperatura scende, anche perché il pane assorbe la temperatura, evaporando l’acqua presente al suo interno, fino ad arrivare a 200°».

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