Quando si parla delle leggende e delle tradizioni in Sardegna non si può non citare la Dea Madre, conosciuta anche come Madre Terra o Dea dell’agricoltura, un’entità sovrannaturale, in grado di dare la vita e di donare abbondanza, il cui culto era diffuso nell’antichità, sin dal Neolitico, tanto in Sardegna quanto in molti altri territori affacciati sul Mediterraneo. 

Chi era la Dea madre sarda? – La Dea Madre sarda è una divinità femminile primordiale, adorata dai popoli prenuragici e nuragici che abitavano la Sardegna nell’antichità. Ma il culto della Grande Madre o Grande Dea era caratteristico molte altre civiltà del Mediterraneo. La Dea Madre era ritenuta depositaria del segreto della nascita e della morte, nonché entità sovrannaturale in grado di propiziare, oltre alla vita, anche ricchezze, abbondanza e fertilità.

Cosa rappresenta la statuetta della Dea Madre sarda? – Nell’Isola sono state ritrovate diversi manufatti antichi che rappresentano la Dea Madre. Si tratta solitamente di sculture raffiguranti figure dalle fattezze femminili, solitamente alte 10-15 centimetri, ma ve ne sono anche di più piccole e di più grandi.

La Dea Madre di Turriga (Foto Man)

Le caratteristiche e le figure principali – «La più antica di tali figure – spiega il sito Sardegna Cultura – è la cosiddetta Venere di Macomer, la cui datazione, non certa, sembra inquadrabile nel Neolitico antico. Lo stile della rappresentazione varia a seconda della fase cronologica e culturale. Si parte dallo stile "naturalistico" della Venere di Macomer e, ancor più, delle statuine "steatopigie" rinvenute in necropoli pertinenti alla Cultura di Bonu Ighinu; si passa poi alle statuine in stile "cruciforme", pertinenti alla Cultura di Ozieri e si giunge alle figure "traforate" dell'Eneolitico».

La Venere di Macomer (Foto Man)

Dove si trova la Dea Madre? – Alcune tra le più celebri e iconiche rappresentazioni di Dea Madre sono custodite al Museo Archeologico Nazionale di Cagliari. Tra queste la Dea Madre di Turriga, ritrovata vicino a Senorbì, la Venere di Macomer, risalente al Neolitico antico e la Dea Madre di Cuccuru S’Arriu, rinvenuta in una necropoli in territorio di Cabras.

La Dea Madre di Cuccuru S'Arriu (Foto Man)

Curiosità – La Dea Madre è da molti identificata con Tanit, la divinità fenicia e cartaginese, corrispondente alla dea greca Hera e alla dea latina Diana o Venere.

Tanit era una delle consorti di Baal Hammon ed era venerata come dea protettrice della città e dea della fertilità e godeva di speciali favori e venerazione da parte dei cittadini di Cartagine e del suo impero e dagli indigeni libici. Tra i suoi simboli c’erano il melograno, la colomba e la palma.

(Unioneonline/l.f.)

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