06 dicembre 2011 alle 10:21aggiornato il 06 dicembre 2011 alle 10:21
Erika è libera, parla don Mazzi:"Solo la droga la univa a Omar"
Erika De Nardo le sue prime ore di libertà le ha passate con la persona che mai l'ha abbandonata in questi oltre dieci anni che la separano dall'orrendo crimine che ha commesso: suo padre Francesco.L'ingegnere De Nardo le è sempre stato vicino, dopo che sua figlia ha distrutto ciò che aveva di più caro: sua moglie, Susy Cassini e suo figlio Gianluca, di soli undici anni, che Erika e l'allora fidanzato Omar Favaro, entrambi minorenni, avevano massacrato a coltellate. Per Erika, giubbetto fucsia, jeans, un filo di trucco, capelli raccolti a coda, la libertà è tornata in mattinata: a bordo di un Suv alla cui guida c'era uno dei responsabili delle comunità Exodus, Giovanni Mazzi, nipote di don Antonio, ha lasciato la struttura di Sedena di Lonato, dove è stata negli ultimi mesi, dopo il carcere minorile Beccaria di Milano e quella per adulti a Verziano, alle porte di Brescia. Erika ha raggiunto il padre Francesco, in un'altra struttura di Exodus, hanno parlato per alcune ore e la ragazza a chi l'ha accompagnata è apparsa tranquilla. Poi, è tornata a Sedena di Lonato, dove vuole restare per occuparsi di volontariato. "Farà comunità e per parecchio tempo - spiega Giovanni Mazzi - come lei ha chiesto". Andrà all'estero per lavorare in altre comunità? "Non sono cose che si preparano tra l'oggi e il domani", smorza gli entusiasmi l'educatore il quale aggiunge: "Un conto è la liberta che si raggiunge espiando la pena; un conto è il lavoro interiore e quello è molto più difficile: avrà bisogno di tempo". "Ha bisogno di fare un passo alla volta - prosegue - di prendere in mano seriamente la sua vita, perché quello che ha fatto è terribile e non dobbiamo mai dimenticarlo. Lei non se lo può dimenticare e prima di tutto avrà bisogno di ricostruire se stessa, che è quello che don Antonio le chiede: guardati dentro". Omar disse che la prima cosa che avrebbe voluto fare una volta libero era vedere il mare.... "Qui Erika vedrà le colline, gli alberi, i cavalli, lavorerà e non deve rompere le scatole. Questo è quello che diciamo noi ai nostri ragazzi...".
© Riproduzione riservata