Mutui, il mercato immobiliare è giunto a un bivio: è veramente tornata l’ora del tasso variabile?
Gli analisti spiegano che la ricetta del risparmio non è la stessa per tutti, ma di certo qualcosa è cambiatoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
È arrivato il momento. Forse. Dopo mesi, anni, di attesa, il mercato immobiliare ha voltato pagina e inizia ad avvantaggiare gli investitori più temerari. Gli interessi sui mutui per la casa stanno infatti cambiando direzione è ciò che era certo qualche tempo fa ora non lo è più. I tassi variabili hanno proseguito la loro discesa diventando ancora una volta più convenienti di quelli fissi. Che sia l’ora di approfittarne?
Gli analisti ovviamente spiegano che la ricetta del risparmio non è la stessa per tutti, ma di certo qualcosa è cambiato. E chi può, deve agire per acquistare casa a condizioni impensabili sono qualche anno fa.
I numeri
«Dopo l’inversione di rotta per il mercato dei mutui avvenuta a maggio, con i finanziamenti a tasso variabile che sono tornati ad essere più convenienti di quelli a tasso fisso, la forbice tra le due tipologie di finanziamento si è gradualmente aperta nei mesi scorsi a favore del tasso indicizzato», confermano dall’osservatorio di MutuiOnline.it. «Tuttavia, nonostante il TAN ((Tasso Annuo Nominale) medio meno favorevole la stragrande maggioranza dei consumatori continua a preferire la sicurezza del fisso, che nel 2025 assorbe il 96,6% del totale delle richieste».
Gli esperti non sono comunque sorpresi: «Questa tipologia di finanziamento, che consente di bloccare la rata mensile del mutuo per l’intera durata dello stesso, rappresenta ancora garanzia di stabilità per tutti coloro che, soprattutto in un clima geopolitico incerto come quello attuale, vogliono mettersi al riparo dalle possibili fluttuazioni del mercato che potrebbero portare i tassi a salire nuovamente. La quota di coloro che invece scelgono il variabile si ferma al 2,6%, dato in aumento rispetto allo scorso anno (quando era dello 0,5%) ma ancora lontana dai livelli del 2023 (6,3% del mix) e del 2022, quando era al 17,7% alla luce di tassi molto più convenienti rispetto a quelli del fisso».
Il consiglio
«Lo stop ai tagli da parte della Bce a partire dalla riunione di luglio ha portato a una stabilizzazione dei tassi sui mutui a tasso variabile», spiega Matteo Favaro, COO & Managing Director Financial Product di MutuiOnline.it. «Con quelli a tasso fisso che hanno subito un leggero rialzo causato dall’instabilità geopolitica. Rientrata per il momento la minaccia dei dazi, anche questa tipologia di finanziamenti sembra essersi stabilizzata da agosto in avanti, attestandosi su un tasso medio storicamente più che accettabile. Il momento è dunque ancora favorevole per chi vuole bloccare la rata, mentre per ora il risparmio garantito dal variabile sembra essere troppo piccolo per giustificare il rischio dovuto alle fluttuazioni del mercato».
Nell’Isola
Gli analisti di MutuiOnline.it hanno puntato i riflettori sul mercato regionale: «Guardando al mercato dei mutui in Sardegna, nel 2025 si osserva un aumento dell’età dei richiedenti, che rispetto allo scorso anno sale da 41 anni e 2 mesi in media a 41 anni e 9 mesi. Quest’anno nella regione si registra invece una lieve diminuzione della durata media dei finanziamenti, che passa da 24 anni e 10 mesi del 2024 a 24 anni e 8 mesi nel 2025. Anche per quanto riguarda il Loan-to-Value, ovvero il rapporto tra importo richiesto all’istituto di credito e valore dell’immobile oggetto del finanziamento, in Sardegna si registra un calo, con il dato che passa dal 72,0% dello scorso anno al 71,5% del 2025. Tra le finalità di finanziamento, nel 2025 in cima alla classifica nella regione troviamo l’acquisto della prima casa, con il 58,7% delle richieste totali, seguito dalla surroga del mutuo (24,9% del mix) e dall’acquisto della seconda casa (9,9%)».
I territori
Analizzando i dati dell’Osservatorio di MutuiOnline.it relativi al 2025, «la provincia di Carbonia Iglesias è quella dove l’età media dei richiedenti di mutuo è più alta di tutta la Sardegna, con un dato di 42 anni e 8 mesi. Nella medesima provincia, inoltre, la durata dei mutui è la più lunga dell’intera regione, con una media di 25 anni e 4 mesi, mentre a Nuoro si registrano i più brevi: 24 anni in media. Per quanto riguarda l’importo richiesto quest’anno, Cagliari si distingue come la provincia dove il dato è più alto, con una media di 133.259 euro, mentre al contrario Carbonia Iglesias è il fanalino di coda della regione con 104.368 euro. Infine, anche per quanto riguarda il valore degli immobili nel 2025, Cagliari si conferma in cima alla classifica, con una media di 207.901 euro, mentre Carbonia Iglesias la chiude con 148.221 euro».
