Valerio Scanu torna a parlare del tumore che lo ha colpito durante il Covid. A novembre 2022 aveva rivelato che verso la fine del primo lockdown era stato operato per un adenocarcinoma, un intervento delicato nel quale gli è stato asportato mezzo polmone. E non lo aveva detto a nessuno, nemmeno ai propri cari.

«Volevo proteggere la mia famiglia, anche perché era appena scoppiata la pandemia e non potevano starmi vicino - ha spiegato il cantante maddalenino, 33 anni, a “Storie italiane” - . Non sapevamo di cosa si trattasse e come dovessi affrontare la cosa, quindi l'ho voluto tenere per me e l’ho condiviso dopo anni, quando era tutto passato».

Non ne aveva parlato neanche ai fan: «Non si sa neanche mai come il pubblico la prende. Magari uno si apre, perché sente la necessità di farlo e la gente lo attacca pensando che voglia fare la vittima. Magari su cento commenti, ce n'è uno solo che ti attacca, ma quello è sufficiente a devastarti. Quindi ho preferito non dirlo, e ho affrontato da solo l’operazione».

Pochi mesi dopo, a dicembre 2020, ha perso il padre Tonino, morto di Covid. A stargli accanto, questa volta, c’era già Luigi Calcara, 32enne di Castelvetrano e docente di Ingegneria Elettronica all’Università La Sapienza di Roma che ha sposato in Campidoglio il 7 settembre dell’anno scorso. «Figli? Non lo escludiamo, ma è ancora presto. Per adesso ci vogliamo prenderci cura l’uno dell’altro».

(Unioneonline/D)

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