«Abbiamo visto molti volti nuovi e questo ci ha fatto davvero piacere». È molto soddisfatto Paolo Lostia, presidente della Sardinian Cultural Association (SCA) di Melbourne, in Australia, dopo la 36esima assemblea generale dell’associazione. All’incontro erano presenti molti giovani che, per la prima volta, hanno incontrato la realtà sarda e qualcuno di loro ha anche espresso l’intenzione di impegnarsi in prima persona nel portare avanti le attività di divulgazione della cultura, delle tradizioni e della storia della Sardegna.

In apertura di assemblea, la tesoriera Giovanna Ruiu ha presentato il rapporto finanziario, confermando i buoni risultati anche grazie all’appoggio ricevuto dalla Regione.

Il presidente Paolo Lostia ha tracciato un bilancio delle più recenti iniziative, che hanno avuto un ottimo successo, e ha sottolineato come siano riprese le attività culturali. Fra queste spiccano il rilancio dell’interscambio studentesco fra il Marcellin College di Bulleen e il Convitto Nazionale di Cagliari, che era rimasto sospeso a causa della pandemia, e anche il finanziamento di un Fondo Fiduciario con il Collegio Marcellin che assicurerà che lo scambio studentesco – avviato nel 1997 – continui a lungo.

E, ancora, il riconoscimento ricevuto dal Consiglio del Centro Assisi, attraverso il “Salotto Sardo”. Infine, ha ricordato Lostia, «il coinvolgimento del gruppo di lavoro che ha visto la recente apertura presso il COASIT di uno Sportello informativo senza scopo di lucro di servizi comunitari chiamato WitcareHub - Vivere in Australia per fornire consulenza ad ampio raggio ai nuovi arrivati, poiché sappiamo che molto spesso si verificano casi di sfruttamento lavorativo».

Lostia non ha potuto fare a meno però di sottolineare come anche la Sardinian Cultural Association si trovi da tempo ad affrontare il problema del ricambio generazionale: «Questa delicata situazione è dovuta al fatto che da molti anni è molto difficile trovare giovani, ma anche meno giovani, che si facciano avanti per assumere ruoli dirigenziali e responsabilità legate agli incarichi nel consiglio direttivo. E se questo stato di cose non cambierà la conclusione non potrà essere che una, la chiusura del nostro circolo».

Grande speranza, ha aggiunto, era stata riposta nella Conferenza sull’emigrazione svoltasi a Cagliari nell’aprile dell’anno scorso alla quale hanno partecipato, in rappresentanza della SCA, Paolo Lostia e Giovanni Cighine, componente del direttivo: «Purtroppo però – ha rimarcato il presidente – abbiamo solo avuto la conferma che molti altri circoli sardi nel mondo stanno affrontando problemi simili ai nostri e non esiste una bacchetta magica per risolverli».

«Sappiamo che anche le comunità italo-australiane più grandi della nostra non navigano in buone acque. E questo per una serie di motivi fra i quali l’invecchiamento della popolazione, l’avvento di internet, dei social network. Far parte di associazioni come la nostra non è più, oggi, un desiderio dei giovani».

Anche alla luce di queste considerazioni, ha concluso Lostia, «mi fa molto piacere vedere nel nostro direttivo, eletto all’unanimità, anche qualche volto delle nuove generazioni». 

Durante l’assemblea, il presidente ha dato il benvenuto agli ospiti Alfio Camarda e John e Daniela Di Natale, del Marcellin College, e a Matteo Brazzale con i genitori Eugene e Claudia. Matteo è lo studente che ha visitato Cagliari dal 25 novembre 2023 al 16 gennaio scorso, ospite della famiglia di Alessandro Protto, del Convitto Nazionale di Cagliari, che aveva visitato Melbourne dal 13 luglio 2023 al 18 agosto, ospitato dalla famiglia di Matteo.

Lo studente australiano ha mostrato una vasta documentazione della sua esperienza in Sardegna, pronunciando anche alcune parole in sardo. «Ha fatto particolare riferimento alla calorosa ospitalità ricevuta dalla famiglia di Alessandro – ha raccontato Paolo Lostia – E ha sottolineato l'atmosfera eccezionale che ha vissuto nello stadio del Cagliari dove ha provato emozioni che non dimenticherà mai».

(Unioneonline/s.s.)

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