Aumento del prezzo del gas, vaccini, migranti ma anche l’affaire “polexit”. 

Sono diversi i temi trattati dal presidente del Consiglio Mario Draghi nel corso della replica in Parlamento dopo le comunicazioni in vista del Consiglio europeo.

Sul gas "la partita è difficile. Innanzi tutto la prima domanda da porsi è se l'aumento del prezzo del gas sia temporaneo o strutturale. Ci sono molte ragioni per pensare che sia temporaneo", ha garantito il premier a Palazzo Madama. Ma intanto bisogna attuare "una politica di sostegno per i più deboli e le piccole imprese, ma bisogna trovare soluzioni strutturali" perché "la transizione verde prenderà tempo e noi siamo molto dipendenti" per le forniture di energia, in particolare del gas, una "dipendenza drammatica".

Attualmente “noi dovremo continuare a percorrere con decisione la strada della transizione verde, affrontare la mitigazione degli oneri che questo aumento del prezzo del gas impone soprattutto ai più fragili e nello stesso tempo costruire soluzioni strutturali. Non è facile ma è l'unica strada da percorrere. Domani la discussione al Consiglio Ue sarà una prima importantissima occasione per vedere un po' di luce in questo tunnel". 

LA PANDEMIA – Il mondo si sta lentamente mettendo alle spalle la pandemia di Covid-10 ma, ha detto Draghi, "al Consiglio discuteremo dell'approccio europeo per affrontare e superare eventuali future pandemie", "dobbiamo investire nella scienza e nella ricerca, che ci hanno permesso di avere vaccini efficaci e sicuri in pochi mesi". Bisogna “evitare il ripetersi dei pericolosi episodi di protezionismo sanitario a cui abbiamo assistito nei primi mesi della pandemia. Continueremo a lavorare per migliorare la risposta globale a future crisi sanitarie anche in tutte le sedi multilaterali appropriate".

In Italia, intanto, “la curva epidemiologica è sotto controllo grazie al senso di responsabilità dei cittadini. Questo ci permette di mantenere aperte le scuole, le attività economiche e i luoghi della nostra socialità".

"Dopo aver avuto 132mila morti – ha aggiunto quindi alla Camera – in coscienza bisogna fare tutto il possibile e quello che è necessario. Non solo il passato ma il presente ci insegna che questa è la strada giusta: il Regno Unito, abbandonata ogni cautela, si trova di fronte a 50mila contagi giornalieri e 200 morti ieri. Questo ci insegna che non usciremo da questa situazione in un istante. Anche nell'uscita bisognerà uscire con gradualità". 

I dati dimostrano "l'efficacia delle misure messe in campo" con l'estensione del Green pass obbligatorio ai luoghi di lavoro: "Dal decreto con l'estensione nei luoghi di lavoro le prime dosi di vaccino sono cresciute del 46% rispetto al trend atteso dal 16 settembre". 

MIGRANTI – Quanto all’accoglienza migranti "l'approccio del governo non può che essere equilibrato, efficace e umano – ha scandito -. Deve essere efficace in due sensi, nel proteggere i confini nazionali dall'immigrazione illegale e dai traffici dell'immigrazione, ma efficace anche nell'accoglienza. Per trasformare i migranti in fratelli occorre saperli accogliere, bene e con il senso dell'importanza di essere italiani. Sennò non riusciremo ad accoglierli e ne faremo dei nemici. E ne abbiamo fatti di nemici".

LA POLONIA – Il premier ha voluto esprimere un forte sostegno in favore della Commissione europea sulla vicenda della Polonia, soprattutto dopo gli scontri di ieri all’Europarlamento: da un lato il premier, Mateusz Morawiecki, deciso ad affermare la sovranità della Polonia contro i "doppi standard" e i "ricatti" di Bruxelles. Dall'altro la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, determinata a salvaguardare il primato della legge Ue su quella nazionale.

"Fermo, fermissimo sostegno alla Commissione europea nell'azione che sta facendo. La Commissione sta reagendo con fermezza", ha affermato Draghi, sottolineando che fra i temi europei c'è quello che riguarda "come si affronta la sfida all'integrità europea che viene dalle sentenze di corti costituzionali nazionali che rivendicano la primazia sulla Corte di giustizia europea".

“L'Europa ha un ruolo unico, insostituibile sia per la dimensione degli interventi sia per le molte circostanze in cui la solidarietà sarà necessaria, ci si sta non solo per bisogno ma per realismo e idealismo", ha aggiunto: "Serve un ruolo unico dell'Europa perché effettivamente più si va avanti e più si scopre che le sfide globali non si vincono da soli, non saremmo riusciti a vincere la sfida della pandemia e certamente non saremmo riusciti a vincere la sfida della ripresa. E' impossibile vincere la sfida digitale e della transizione e a questo dobbiamo aggiungere che non potremmo mai vincere sul piano nazionale quella della difesa. E' inevitabile e necessaria una costruzione di una difesa unica europea".

(Unioneonline/D)

IL VIDEO:

© Riproduzione riservata