«I nostri ministri non hanno fatto una bella figura e il governo italiano dovrebbe fare un esame di coscienza». Così Roberto Salis, padre di Ilaria, la donna di origini sarde a cui oggi sono stati negati i domiciliari in Ungheria. Per Salis il governo italiano «può e deve fare qualcosa», almeno contro le catene che «non dipendono dal giudice ma dal sistema carcerario, mia figlia non deve essere trattata come un cane».

«Mi pare palese - aggiunge Salis - che ci sia una posizione del governo ungherese di infischiarsene delle direttive europee e questo leva anche un po' il velo sulle responsabilità del governo italiano. I nostri ministri non hanno fatto bella figura. Nordio ci aveva accusato di aver perso tempo ma non è cambiato nulla. Per cui c'è da convivere con la giustizia ungherese, con le istituzioni italiane. Ci dobbiamo aspettare che ci sia una protesta contro l'immobilismo italiano».

Il no ai domiciliari e le immagini di Salis portata ancora una volta in aula con catene ai polsi e alle caviglie e guinzaglio hanno innescato diverse reazioni politiche.

«Uno schiaffo irricevibile ai diritti di una persona detenuta, di una nostra connazionale. Ci aspettiamo che il governo di Giorgia Meloni reagisca subito», la posizione della segretaria Pd Elly SchleinAndrea Orlando, Pd: «Comunque la si pensi riguardo alla vicenda, in catene, al guinzaglio, c’è un’italiana. Non c’è solo una violazione dei diritti umani, c’è uno schiaffo voluto ed esibito da Orban all’Italia».

Per il ministro degli Esteri Antonio Tajani «non è un bel modo» quello di portare in aula Ilaria Salis, anche perché «non mi pare ci sia un pericolo di fuga». «Detto questo – prosegue il titolare della Farnesina – eviterei di politicizzare il caso altrimenti si rischia lo scontro. Così non si favorisce la signora Salis».

E Giovanni Donzelli, deputato FdI: «Non mi sento di assolvere automaticamente il comportamento di Salis, però è una cittadina italiana e il governo farà tutto il possibile per difenderla. Ancora in catene? Ricordo che anche in Italia Tortora era stato portato in catene in tribunale. La giustizia italiana è andata avanti, ci sono altri rispetti, e noi siamo orgogliosi di questo».

(Unioneonline/L)

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