È ripresa questa mattina la maxi ispezione dei reparti speciali dei carabinieri, tra cui Ros, Gis e Sis, nell'ex hotel Astor, a Firenze, alla ricerca di indizi utili a trovare Kata, la bambina peruviana di cinque anni scomparsa il 10 giugno scorso.

Già ieri i carabinieri, con un vasto spiegamento di forze e mezzi, hanno setacciato per ore lo stabile occupato e sgomberato sabato dove la bimba viveva con la famiglia insieme a diversi nuclei familiari.

Nel corso delle ricerche è stata anche scoperta un'intercapedine con un accesso al giardino e in un cassonetto è stato trovato un cellulare sul quale saranno svolti approfondimenti. Sarebbe stato anche scovato un altro anfratto al piano superiore, vicino a uno dei terrazzi.

L'ex albergo, ora sotto sequestro, continuerà ad essere presidiato dalle forze dell'ordine. Dettagli utili potrebbero arrivare dalla telecamera di un privato cittadino, appena individuata dai carabinieri, che copre l'ingresso di un'area adiacente al cortile dell'ex hotel. Secondo gli inquirenti se qualcuno si fosse allontanato da quell'area, scavalcando il muro di cinta del cortile dello stabile, la telecamera potrebbe averlo ripreso.

Sono 132, tra le quali 42 minori, le persone che vivevano dentro l'immobile censite nello sgombero di sabato. 

Intanto Katherine Alvarez Vasquez e Miguel Angel Romero Chicclo, papà e mamma della piccola, rinnovano il loro appello: «Chi sa qualcosa parli. Anche il più piccolo indizio potrebbe essere utile alle indagini e nulla sarà trascurato. La priorità assoluta in questo momento è riportare a casa Kata». 

(Unioneonline/D)

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