«Sono stato preso in giro da Toti, mi ha promesso cose che non poteva mantenere».

Così l’imprenditore Aldo Spinelli rispondendo alle domande del giudice e del pm della Procura che gli contesta di aver pagato in tre anni tangenti per 75mila euro al presidente della Regione Liguria Giovanni Toti per ottenere favori e delibere.

Le sue frasi sono riportate oggi dal Corriere della Sera e da altri quotidiani.

Spinelli ha rivendicato anche la legittimità delle sue elargizioni: «Ho dato finanziamenti a tutti, sempre rispettando la legge. Persino alla Bonino che nemmeno conoscevo».

Tra i favori che avrebbe ricevuto, secondo la Procura, la proroga di 30 anni della concessione demaniale del terminal Rinfuse, che ha consentito all’azienda di accrescere di molto il suo valore di mercato. Ma altre promesse Toti non sarebbe stato in grado di mantenerle: Spinelli avrebbe poi precisato nell’interrogatorio, si riferiva alla privatizzazione della spiaggia di Punta dell’Olmo di Varrazze, dove ha realizzato con il figlio un complesso immobiliare. Lì però, per una direttiva della Bolkestein, non si poteva fare niente.

Uscendo dall’aula Spinelli, che è ai domiciliari, ha dichiarato alla folla di giornalisti: «Ho risposto a tutti, penso di meritare la libertà».

Ieri è stato interrogato anche il figlio Roberto Spinelli, che ha ribadito quanto emerso dalle intercettazioni agli atti dell’inchiesta. Ossia che lui non era d’accordo col padre e non condivideva la sua gestione imprenditoriale «di versare soldi alla politica», in questo caso al comitato Toti. Si è quindi chiamato fuori attribuendo le responsabilità al padre: «Ha fatto tutto lui».

(Unioneonline/L)

© Riproduzione riservata