Una vita dedicata al suo amore più grande. E una passione irrefrenabile per quelle acque cristalline della sua Villasimius, che lui conosceva come le sue tasche. 

Stefano Bianchelli è morto lì, a 20 metri dal relitto della San Marco, con il suo compagno d’immersione Mario Perniciano. A separare i due sub dalla superficie 106 metri d’acqua. I loro corpi sono stati trovati stamattina dal robot subacqueo dei Vigili del fuoco, dopo tre giorni di disperate ricerche. 

Stefano, 56 anni compiuti il 29 aprile, era un vero punto di riferimento per il mondo delle immersioni isolano. Un mese fa sul suo profilo Facebook ha condiviso un grande traguardo, che ha voluto festeggiare con i suoi amici virtuali: «Questo è il 38esimo anno di attività subacquea e il 18esimo di uso del rebreathers. Oltre a ricordarmi che gli anni passano viene anche a ricordarmi quanto il mare sia stato importante nella mia vita». Un post accolto con affetto e gioia da chi non poteva immaginare che sarebbe stato tra gli ultimi sulla sua pagina. 

Tante le foto e le riflessioni affidate alla rete sulla sua pagina negli anni, tra scatti subacquei, selfie in barca e preziose raccomandazioni per appassionati e professionisti del settore sub, sempre accolte con gioia e gratitudine da tutti.

(Unioneonline/v.f.)

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