È stato un incubo quello che hanno vissuto migliaia di automobilisti sull'autostrada francese A9.

Dopo Montepellier, in direzione Spagna, dal pomeriggio di ieri la neve e un incidente tra alcuni mezzi pesanti hanno bloccato la circolazione e residenti e turisti sono rimasti imprigionati in dodici chilometri di coda.

Tra loro, anche i parenti di un nostro lettore, Efisio Pinna.

"La situazione si è sbloccata dopo circa 24 ore - racconta alla redazione dopo aver parlato con i famigliari - e ora sono arrivati in albergo a Nimes. Stanno bene, ma mia nipote è ancora agitata. Mentre erano fermi sull'autostrada piangeva e non riusciva a dire altro da quanto era disperata".

Iole, originaria di Oristano, era in auto insieme al compagno e alla loro bimba di due anni. Sono partiti dalla Toscana, dove vivono per lavoro, ed erano diretti in Spagna: "Avevano qualche giorno di vacanza - spiega lo zio - e volevano andare a Barcellona".

"La notte l'hanno passata in macchina - prosegue Efisio - e stamattina alcuni volontari li hanno raggiunti e hanno portato loro delle piccole brioche e una bottiglietta d'acqua. È impossibile che in 24 ore le autorità non siano riuscite a risolvere questa drammatica situazione".

"Ci lamentiamo sempre dell'Italia, eppure guardate quello che succede in Francia", commenta ancora Pinna. "Siamo rimasti in contatto con la prefettura di Oristano, non ci spieghiamo come mai quei camion non siano stati rimossi tempestivamente dalla strada, lasciando per così tanto tempo migliaia di persone intrappolate".

Sabrina Schiesaro

(Unioneonline)

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